Angelo Branduardi aedo contemporaneo fra le vestigia romane di Veleja

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Le colonne, le mura antiche delle terme romane di Veleja accoglieranno, saranno scenografia, di uno dei cantautori pù amati della canzone italiana: Angelo Branduardi. 
Un cantautore che ha percorso una strada tutta sua nello scenario della musica d’autore. Bardo, aedo contemporaeo giullare e menestrello, lontano dall canzoni impegnate o leggere, dei suoi colleghi, Branduardi ha esplorato la musica nella sua veste più popolare e “alta” nello stesso tempo. Ha coniugato le sue competenze musicale (diplomato in violino), con la ricerca della poesia e di quello che la musica lascia intravedere: L’infinito!

Come lui stesso racconta “è stato l’odore di cera, di legno, di antichità, che usciva dal violino del mio maestro, che mi ha fatto innamorare di questo strumento così inusuale per un ragazzo vissuto nel quartiere più popolare di Genova”. Da lì è iniziata la ma carriera pirima come session man, e successivamente come cantante”

Video: La pulce d’acqua
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Prima fra tutte le canzone “confessioni di un malandrino” del 1978, ma anche “il suo nome per favore” scritta da L. Costantini e da lui musicata.

Da lì è iniziato un percorso che ha visto Branduardi, percorrere le strade delle ballate ma anche della musica antica che lo han visto primo attore in tutti questi anni.

Chi non ha mai sentito per una volta “la fiera dell’est” oppure “cogli la prima mela”, ma anche canzoni come “il dito e la luna” oppure “domenica e lunedì” alzi la mano.

Video: il capello a sonagli
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A noi piace anche ricordarlo in uno dei suoi più memorabili concerti, in una delle sale da musica più prestigiose d’Europa: l’Olympià di Parigi, dove nel 1989, dove si sono esibiti i più grandi musicisti, da Brassens, a Dalida, ai Beatles (nei loro primi concerti fuori dall’Inghilterra), fino al mitico concerto di Alan Stivell, che proprio lì registrò forse il suo più grade disco: “A l’Olympià” appunto. 

Forse più difficile è ricordarsi, che Branduardi ha effettuato grandi lavori di ricerca e di elaborazione di musica antica. Prova ne è una serie di dischi chiamati “Musica antica”.

Video: Al’Entrada Del Temps Clar + intro
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Ecco, il concerto di Branduardi di Veleja, sarà un lungo cammino, fatto di canzoni, le più famose, ma anche un cammino che ci porterà a vedere l’infinito accompagnati dalla musica. Un percorso che come fa osservare Branduardi stesso, citando i primi versi del vangelo di San Giovanni “all’inizio era il verbo e il verbo era presso Dio e il verbo era Dio”, “ma verbum nel suo significato più antico, quello aramaico, non sta per parola ma per suono”. 

Branduardi sarà accompagnato da:
guitars – Antonello D’Urso
keyboard – Andrea Pollione
bass – Stefano Olivato
drums – Davide Ragazzoni

Summertime In Jazz