Gli orsetti, il Genoa, Cecchi Paone e tanto altro: Renzo e i tafferugli

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Un’intervista che aspettavamo da tempo. Da quella sera bagnata di Tendenze 2016 quando dal portichetto di Spazio4 si alzò un indimenticabile “Forza Genoaaaaaaaaaaaa!!!!”. Da lì è nata la volontà di incontrare ed intervistare i Renzo e i tafferugli. Dopo un paio di rinvii siamo riusciti a raggiungere Renzo, Marco Sullivan, Jio Wasaby e Biggy the big (hanno detto di chiamarsi così, ma solo per stavolta), e fargli alcune domande a dir poco scottanti, in occasione del loro primo, attesissimo ep “Come quando fuori orsetti”.

Intanto la domanda che tutti noi ci chiediamo: chi siete?

Renzo: “Siam 4 giovanotti per bene, automuniti, con tante cose da dire ma abbastanza confuse. Tutti direttamente da Piacenza City” (Tutti gli altri annuiscono. Ndr).

Come sono nati i Renzo e tafferugli?

Siamo nati durante il ridente Governo Letta, un periodo fiorente insomma. All’inizio come una cosa tra di noi, per divertirci, poi abbiamo visto che non ci divertivamo e siamo voluti andare avanti per non divertire neanche gli altri. All’inizio eravamo in 3, c’era Gonzo, poi ha aperto un negozio di costumi da bagno in Canada (forse c’è di mezzo anche gli studi di biologia, ma non abbiamo mai capito bene), e al suo posto è arrivato Biggy (che nel frattempo non ha ancora cambiato nome anche se sappiamo che quando suona nei Sondag non si fa chiamare così. Ndr).

Facciamo subito una domanda originale: ma il nome?

All’inizio eravamo i Paco, Chuco e i Cardamomos, nota radice (?) venezuelana (?). Poi abbiamo capito che era un po’ complesso e quindi, su una proposta anonima è uscito questo. Renzo e i menestrelli sono i nostri più grandi competitors. Forti dissidi.

Abbiamo letto di vari problemi, tra mesi di clinica per il vizietto con le unghie dei piedi, i soliti figli che ci vanno sempre di mezzo, l’amore per il curling… tutto risolto?

Fondamentalmente sostituiamo dipendenze con altre dipendenze. Abbiamo altri hobby oltre alla musica e ce la facciamo ad andare avanti. I problemi ci sono comunque, come il Big che adesso è nel loop dello smaltarsi le unghie. Per suonare così ci vuole del talento.

Già dal titolo possiamo capire che è un album di forte stampo cantautoriale, raccontateci il vostro “Come, quando, fuori, orsetti”.

È un album intimista e anche esternista, perché va anche verso l’esterno. E aggiungerei colorato e afono perché si sente che molti suoni mancano. Ha la particolarità che è appena uscito ma è già vecchio.  È un album puerile e già commerciale. Il grosso pregio è che è corto, ottimo per le colazioni, meglio se brevi, prima del lavoro.

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Il live che ci ha colpito è quello di Tendenze 2016, soprattutto l’urlo “Forza Genoaaaaaaaaaa!!”. Un debutto bagnato nello stesso giorno del compleanno di Cecchi Paone. Solo un caso?!?

Concomitanza casuale. Siamo anticomplottisti. Non c’è più baracca e più baracchino a Piacenza, questa non è una coincidenza. Noi sul palco volevamo onorare il grande uomo che è Cecchi Paone. Noi lo consideriamo sicuramente il migliore, anche se non si sa bene in che cosa.

Andando all’album, vorremmo sapere qualcosa in più su Cioffi.

Da parte nostra c’è un secco no comment. È un segreto professionale. Cioffi è più un concetto che una persona, uno stile di vita che non si può descrivere. Un concetto che si fa carne. Nostro grande idolo. Una identità da supereroe.

E una passione mai nascosta per gli orsetti…

Sul nome del disco, l‘origine reale nasce da una storia di vita vissuta. Abbiamo scoperto che i salatini hanno la forma di cuori, quadri, fiori e orsetti, e questa cosa ci ha colpito molto. Queste 4 forme le abbiamo prese a cuore e le abbiamo fatte nostre.

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In generale, il genere definito, poco rispettosamente, demenziale ha avuto alterne fortune. Voi vi rivedete in questa corrente?

Wikipedia parla di analfabetismo musicale. E noi in parte ci possiamo classificare anche in questo modo, perché nel termine “analfabetismo” ci sono due cose in cui noi ci rivediamo: la destrutturazione del linguaggio nelle sue monadi essenziali per ricostruire tutto da capo; e la seconda ragione è data dal fatto che contiene “anal” e questo ci fa sempre molto ridere. Poi, in pochi sanno che la prima versione di “genere demenziale” scelto Wikipedia era “analfabetismo musiculo”. Siamo l’unico gruppo per cui le definizioni vanno larghe.

A Piacenza, l’esempio che si può avvicinare vagamente a voi, sono i Bravi Tutti. Vi rifate un po’ a loro?

Ci stanno più simpatici di Renzo e i menestrelli. Loro sono diversi da noi, sono bravi tutti, noi no.

Ma un saluto a Cristianone De Andrè, lo vogliamo fare?!?

Idolo indiscusso. Su di lui possiamo dire tutto. Innanzitutto Cristianone era un po’ prima del grande Genoa, in quello c’è suo figlio Cristiano, lui era invece nel medio Genoa. All’ombra dell’ultimo sole si era assopito Cristianone. Abbiamo uno scoop da lanciare: noi non tifiamo Genoa, anche se lo portiamo nel cuore, ma sia del Crotone. Ma anche qui siamo un po’ come i 5 stelle, cambiamo ogni settimana idea sul blog. E poi allo stadio gridare “Grande Crotone!” suonava male, questo però a Crotone lo sanno.

Il futuro cosa vi riserva?

Per adesso abbiamo fatto un ep, poi la volontà è quello di fare un album più completo almeno da pranzo. Adatto ad un pubblico senile e che ci metteremo a registrare per farlo uscire entro un anno. A marzo suoneremo ai Bykers dove faremo 4 pezzi nostri e altre canzoni per riempire il tempo. Canzoni anche molto prevedibili.

Avete un ultimo messaggio da lanciare?

Si, un messaggio ai giovani: siate voi stessi e non fate il bagno prima di 3 ore dopo i pasti. Anzi, per stare sul sicuro non fatelo neanche 3 ore prima dei pasti. Meglio se non lo fate proprio.

Summertime In Jazz