Reseconto della presentazione del volume Musica Di Dio, musica Del Diavolo. Appunti di musica sacra del compositore Carlo Alessandro Landini al Conservatorio | 07/04/2025
La presentazione è avvenuta sotto forma di dialogo tra il compositore Carlo Alessandro Landini e i musicologi Paolo Rossini e Mariateresa Dellaborra
Lo scorso lunedì 7 aprile il compositore e saggista milanese Carlo Alessandro Landini ha presentato il suo nuovo libro, intitolato Musica di Dio, musica del diavolo (Zecchini Editore), presso la biblioteca del Conservatorio Nicolini.
La carriera di Carlo Alessandro Landini
Carlo Alessandro Landini ha studiato con alcuni dei più eminenti maestri italiani degli anni Settanta: presso il Conservatorio Statale Giuseppe Verdi si è diplomato in pianoforte nella classe di Piero Rattalino e in composizione in quella di Bruno Bettinelli. Pochi anni dopo consegue anche la laurea in lettere moderne con una tesi dedicata alla santa cappuccina Veronica Giuliani.
Conseguiti i titoli di studio, infine, ha inaugurato una brillante carriera compositiva anzitutto perfezionandosi con Franco Donatoni e i corsi estivi a Darmstadt, e poi seguendo ulteriori corsi con giganti della musica d’avanguardia come Xenakis, Ligeti, Lutoslawski e Messiaen. La proficua esperienza accademica ha permesso a Landini di sviluppare un linguaggio musicale elaborato, dedito alla ricerca del bel suono e ad una costante e dilatata esplorazione musicale.

L’incontro del 7 aprile: tra “sacro” e musica
Il maestro, storico docente di composizione del Conservatorio di Piacenza, ha avuto occasione di parlare delle idee alla base del suo nuovo volume nell’arco di un’ora e mezza di conversazione coi docenti e musicologi Paolo Rossini e Mariateresa Dellaborra. Lungo l’arco della conversazione Landini ha esposto la sua visione sul rapporto tra il compositore e il concetto di sacro e, dotandosi di un vasto corredo di precisi rimandi alla tradizione filosofica, letteraria e teologica occidentale, è riuscito a toccare un gran numero di argomenti musicali: l’importanza del contrappunto e il rapporto tra musica e testo sono alcuni dei tanti.
Landini ha infine accennato allo stretto rapporto di Olivier Messiaen con il sacro: grazie ad una serie di lezioni impartitegli dal grande compositore avignonese durante la permanenza a Parigi, egli ha avuto modo di confrontarsi più direttamente con il ruolo del compositore in qualità di cercatore del sacro nella natura.
Incontri in biblioteca @2025: il primo di 6 incontri (clicca qui per scoprire i prossimi)
L’incontro di lunedì 7 è stato il primo dei diversi incontri musicali della rassegna Incontri in biblioteca @2025, curata dalla docente e musicologa Patrizia Florio, la quale da anni si occupa di valorizzare e tutelare il patrimonio archivistico e bibliotecario musicale non solo del Conservatorio ma anche di tutta Italia, avendo ricoperto il ruolo di vicepresidente della IAML-Italia (Associazione italiana delle Biblioteche, Archivi e Centri di documentazione musicali). Recente, in merito, è l’accurato lavoro di catalogazione e digitalizzazione del Fondo Petrassi a cui hanno contribuito i tre musicologi Florio-Dellaborra-Rossini attraverso la pubblicazione di Goffredo Petrassi e il sistema della produzione musicale nel XX secolo, edito da SZ Sugar.
Nicolò Clementi
Carlo Alessandro Landini ha studiato con alcuni dei più eminenti maestri italiani degli anni Settanta: presso il Conservatorio Statale Giuseppe Verdi si è diplomato in pianoforte nella classe di Piero Rattalino e in composizione in quella di Bruno Bettinelli. Pochi anni dopo consegue anche la laurea in lettere moderne con una tesi dedicata alla santa cappuccina Veronica Giuliani.
Conseguiti i titoli di studio, infine, ha inaugurato una brillante carriera compositiva anzitutto perfezionandosi con Franco Donatoni e i corsi estivi a Darmstadt, e poi seguendo ulteriori corsi con giganti della musica d’avanguardia come Xenakis, Ligeti, Lutoslawski e Messiaen. La proficua esperienza accademica ha permesso a Landini di sviluppare un linguaggio musicale elaborato, dedito alla ricerca del bel suono e ad una costante e dilatata esplorazione musicale.