Il Conservatorio riscopre Lauro Rossi
Domenica 18 in scena il Dittico del 1867 al Municipale
Domenica 18 maggio alle ore 16 al Teatro Municipale di Piacenza, il Conservatorio Nicolini presenta la prima esecuzione moderna del Dittico di Lauro Rossi (1867): Lo zigaro rivale e Un maestro e una cantante.
L’ingresso sarà gratuito fino a esaurimento posti.
Vivaci, ironiche e sorprendentemente attuali, le due opere buffe portano alla ribalta una figura oggi dimenticata ma centrale per l’Ottocento musicale italiano: Lauro Rossi, compositore e didatta, per vent’anni direttore del Conservatorio di Milano e promotore di un teatro sperimentale rivolto agli studenti.

Il progetto nasce dal lavoro di valorizzazione di un prezioso fondo documentario custodito dalla Biblioteca del Conservatorio, proveniente dall’archivio dell’editore musicale Giudici e Strada, attivo a partire dal 1859 e punto di riferimento per il teatro musicale nell’area sabauda. «Un importante patrimonio – sottolinea la responsabile della biblioteca del Conservatorio Patrizia Florio – che raccoglie manoscritti autografi, partiture, spartiti e materiali destinati alla produzione e al noleggio operistico, oggi riscoperti grazie a questo progetto».
In scena, l’Orchestra Sinfonica “Antonino Votto” diretta da Giuseppe Camerlingo, la regia di Roberto Recchia e gli studenti del Conservatorio.

Le due opere raccontano storie al femminile dai tratti sorprendenti: Lo zigaro rivale segue Susanna, giovane donna che sfida le convenzioni sociali attraverso il gesto audace del fumare; Un maestro e una cantante mette in scena con ironia l’incontro – prima musicale, poi sentimentale – tra un maestro altezzoso e una giovane artista, offrendo una lettura brillante e metateatrale del ruolo femminile nell’opera.
«Questa produzione rappresenta un’occasione preziosa per riscoprire il teatro musicale dell’Ottocento con uno sguardo contemporaneo, coniugando memoria storica, sperimentazione artistica e valorizzazione del nostro patrimonio culturale» dichiara il presidente del Conservatorio Massimo Trespidi.
