
Jam session all’Irish: protagonisti gli studenti del Conservatorio
Grande successo per la jam session dei ragazzi del Nicolini di Lunedì 20 Gennaio
Il terzo appuntamento di “Jam Sessions al Dubliners Irish Pub”, la rassegna musicale del Conservatorio Nicolini nata in collaborazione con il locale di via San Siro, è stato inaugurata, lunedì sera, da un quartetto d’eccezione composto dal docente di sassofono del dipartimento jazz del Conservatorio Mattia Cigalini e tre studenti: Andrea Serena al pianoforte, Luca Codecco alla batteria e Giovanni Scalvino al basso.
L’ensemble ha proposto un repertorio jazz con grandi classici dell’hard bop; tra i brani eseguiti, “Arriving soon” di Eddie Vinson, “Blue Minor” di Sonny Clark e la ballad romantica “Laura”.
Dopo l’apertura del quartetto, il palco dell’Irish pub è stato animato da una vivace jam session che ha coinvolto un gran numero di studenti, alternatisi in esibizioni fino a mezzanotte.
Circa venti giovani musicisti – tra cantanti, pianisti, bassisti, batteristi e sassofonisti – hanno avuto l’opportunità di esibirsi davanti a un locale gremito, creando un’atmosfera di festa e condivisione musicale.

“Questa esperienza ha rappresentato per loro un’occasione preziosa per affinare le proprie abilità sul palco, guadagnando fiducia e consapevolezza nelle proprie capacità – ha commentato Cigalini -.
Le jam session non sono solo un momento di intrattenimento, ma un vero e proprio laboratorio formativo.
Offrono agli studenti un ambiente informale in cui mettere in pratica quanto appreso in classe, sviluppare l’improvvisazione, l’interazione musicale e la presenza scenica, competenze fondamentali per chi aspira a una carriera nel jazz”.
“Inoltre – ha ricordato il presidente del Conservatorio Massimo Trespidi, presente all’evento – queste serate favoriscono il senso di comunità tra gli studenti, stimolando il confronto e la collaborazione artistica”.
La continuità di questi appuntamenti è garantita da un calendario regolare, un lunedì al mese, con nuove jam session già in programma sotto la guida di diversi docenti del dipartimento di jazz del Conservatorio.
Eventi che rappresentano non solo una piattaforma di crescita individuale, ma anche un’occasione per consolidare la vivacità della scena musicale all’interno del Conservatorio.