
Al via Poliedrica Summer Edition
Un ricco calendario di appuntamenti dal 22 Maggio al 24 Giugno per Poliedrica Summer Edition
Un’estate di musica, luoghi e incontri per celebrare i 25 anni del Polo di Piacenza del Politecnico di Milano.
Torna in versione estiva la rassegna musicale Poliedrica, un progetto culturale che unisce musica, architettura e dialogo, attraversando generi e linguaggi espressivi diversi.
Questa nuova edizione si inserisce nelle celebrazioni per i 25 anni del campus piacentino, con una proposta che si rinnova e si amplia, portando la musica fuori dagli spazi canonici per incontrare il pubblico in contesti suggestivi e significativi del territorio. Jazz, classica, elettronica e cantautorato si intrecciano in un percorso che riflette l’identità dinamica e interdisciplinare del Politecnico: una rassegna che racconta l’innovazione attraverso le emozioni, la creatività e l’incontro tra mondi diversi. L’obiettivo è quello di rafforzare il legame con la comunità, rendendo omaggio a un quarto di secolo di formazione, ricerca e apertura al futuro, e offrendo alla città un’occasione per vivere la musica come strumento di connessione culturale e partecipazione attiva.“Poliedrica – Incroci di Note” è la rassegna musicale promossa dal Polo di Piacenza del Politecnico di Milano per celebrari i suoi 25 anni , pensata come un crocevia di linguaggi, stili e generazioni.
Un progetto culturale che conferma il suo carattere aperto e multidisciplinare, accogliendo nel proprio programma giovani promesse della musica e artisti di esperienza internazionale, uniti dalla volontà di condividere con il pubblico la forza e la bellezza del suono dal vivo.
In programma dal 22 maggio al 24 giugno, la rassegna si sviluppa attraverso sei appuntamenti ospitati nelle due sedi piacentine del Politecnico – Ingegneria e Architettura – trasformate in luoghi di incontro e ascolto.
Gli spazi architettonici, suggestivi e identitari, diventano per l’occasione palcoscenici d’eccezione: il colonnato della sede centrale e lo spazio contemporaneo all’aperto che si apre alle spalle del Padiglione Vegezzi, scrigno sonoro perfetto per esperienze musicali che spaziano dalla classica al jazz, dal pop alla lirica, fino alle contaminazioni più contemporanee.
Al cuore di “Poliedrica” c’è la convinzione che la musica sia un linguaggio universale capace di generare legami autentici, tra chi la crea e chi l’ascolta.
Per questo la rassegna si propone come uno spazio aperto alla comunità, in cui ogni appuntamento diventa occasione di scoperta, condivisione e relazione. Un invito a lasciarsi attraversare dalle vibrazioni musicali e a partecipare, insieme, a un’esperienza culturale accessibile, inclusiva e di qualità.
Il programma
22 maggio ore 21,30 Coro InCanto Libero “Musica del Cinema” (Chiostro Caserma Neve, via Scalabrini 76)
29 maggio ore 21,30 Max Schiraldi e Stefano Uffreduzzi “Dov’è l’ombrello” (Chiostro Caserma Neve, via Scalabrini 76)
5 giugno ore 21,30 – Francesco Lenzini “Amori Impossibili: il mito di Apollo e Dafne” (Chiostro Caserma Neve, via Scalabrini 76)
10 giugno ore 21,30 – Lucky Fella in “Parlami d’amore” concerto-musical (Ex Macello-Campus Arata, via Scalabrini 113 – Stradone Farnese 126)
17 giugno ore 21,30 – Tempus Fugit Percussion, ensemble maestri e allievi in concerto (Ex Macello-Campus Arata, via Scalabrini 113 – Stradone Farnese 126)
24 giugno ore 21,30 – “Chamber Pop” con Archimia String Quartet ed Elena Giardina alla voce, in concerto (Ex Macello-Campus Arata, via Scalabrini 113 – Stradone Farnese 126)
SCHEDE SINTETICHE SPETTACOLI
22 maggio ore 21,30 Coro InCanto Libero “Musica del Cinema” (Chiostro Caserma Neve, via Scalabrini 76)
Il coro InCanto Libero di Pontenure è una formazione corale amatoriale a voci miste accomunati da un forte entusiasmo per la musica e da un’autentica passione per il canto corale. La coralità, per i suoi membri, non è solo una pratica artistica, ma anche un’esperienza di condivisione, crescita e relazione. Nato nel settembre del 2013 all’interno della classe di canto corale della Milestone School of Music, scuola legata al noto Jazz Club piacentino, il coro ha mosso i primi passi in un contesto di grande fermento musicale e culturale. Fin dagli esordi ha dimostrato una spiccata vitalità, distinguendosi per l’energia e la varietà del proprio repertorio. Dal gennaio 2015 la direzione musicale è affidata al Maestro Cristian Bugnola, figura di riferimento nella scena musicale locale, che ha saputo valorizzare il potenziale del gruppo e guidarne l’evoluzione artistica con competenza e sensibilità. InCanto Libero propone un repertorio ampio e trasversale, che spazia tra generi e stili diversi, con arrangiamenti originali capaci di coniugare rigore e creatività. Tra i progetti più recenti figura un viaggio musicale attraverso la storia del cinema, con l’esecuzione di celebri brani tratti da colonne sonore che hanno segnato l’immaginario collettivo. Con ogni concerto, il coro porta sul palco la sua identità più autentica: quella di una comunità vocale appassionata, aperta e in continua evoluzione, capace di trasformare ogni esibizione in un momento di emozione condivisa.
29 maggio Max Schiraldi e Stefano Uffreduzzi “Dov’è l’ombrello” (Chiostro Caserma Neve, via Scalabrini 76)
Quando la formazione incontra il teatro, nasce qualcosa di unico. È questo lo spirito alla base dello spettacolo ideato e interpretato da Max Schiraldi, Professore Ordinario di Impianti Industriali presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, e Stefano Uffreduzzi, consulente aziendale esperto di Lean Thinking. Due mondi, quello accademico e quello aziendale, si fondono in una rappresentazione brillante, ironica e al tempo stesso profondamente istruttiva, dedicata alla filosofia del miglioramento continuo nata negli stabilimenti Toyota negli anni Ottanta. Lo spettacolo – che può essere definito un vero e proprio psico-dramma manageriale – mette in scena situazioni tipiche dell’ambiente produttivo e organizzativo, con una narrazione dinamica e coinvolgente. Ma accanto ai concetti tecnici, emergono anche le sfumature più umane e complesse del mondo del lavoro: il comportamento manageriale, gli errori di comunicazione, le distorsioni di atteggiamento, le resistenze al cambiamento. L’obiettivo non è solo informare, ma anche stimolare e divertire. Lo spettatore è accompagnato in un percorso che alterna momenti di riflessione a sketch esilaranti, con uno stile accessibile a tutti: professionisti del settore, studenti, manager e curiosi. Attraverso una chiave teatrale inedita, il pubblico è chiamato non solo ad assistere, ma a riconoscersi nei personaggi, nei paradossi e nelle situazioni quotidiane raccontate con intelligenza e ironia.
5 giugno ore 21,30 – Francesco Lenzini “Amori Impossibili: il mito di Apollo e Dafne” (Chiostro Caserma Neve, via Scalabrini 76)
Un’esperienza raffinata che unisce parola, musica e immaginario: lo spettacolo è un’opera di narrazione che conduce il pubblico alla scoperta del mito attraverso le opere dei più grandi artisti di tutti i tempi. Un archetipo universale – quello dell’amore non corrisposto – viene raccontato con intensità e leggerezza in circa un’ora di spettacolo, dove letteratura, arte e teatro si fondono in un testo originale, emozionante e sorprendente. Lo spettacolo si costruisce come un vero cocktail narrativo, in cui si alternano diversi registri stilistici: momenti divulgativi, curiosità e aneddoti storici si intrecciano con passaggi teatrali intensi, in un continuo gioco tra informazione e emozione. Le parole non si limitano a raccontare, ma evocano immagini, risvegliano suggestioni, richiamano capolavori della pittura, della scultura, della poesia e della musica. A rendere ancora più coinvolgente l’atmosfera, la musica dal vivo firmata da Edoardo Ponzi e Giorgio Genta, due musicisti premiati e apprezzati a livello nazionale per la loro capacità di fondere generi diversi e accompagnare con sensibilità la narrazione. I loro interventi musicali non sono semplici intermezzi, ma parte integrante del racconto: sottolineano stati d’animo, amplificano le emozioni e donano ritmo e profondità alla messa in scena. Uno spettacolo pensato per un pubblico curioso, amante dell’arte e della parola, che desidera lasciarsi trasportare in un percorso affascinante tra mito e contemporaneità. Un modo nuovo e coinvolgente per rileggere uno dei temi più antichi e attuali della storia umana, attraverso una narrazione che parla alla mente, al cuore e ai sensi.
10 giugno ore 21,30 – Lucky Fella in “Parlami d’amore” concerto-musical (Ex Macello-Campus Arata, via Scalabrini 113 – Stradone Farnese 126)
Sette storie, una voce narrante e una colonna sonora che attraversa i confini e le epoche: è “Parlami d’amore”, il concerto-musical dei Lucky Fella, un affascinante recital teatral-musicale che intreccia parole e note, emozioni e memorie. In scena cinque musicisti e un attore guidano lo spettatore in un viaggio intimo e corale, fatto di racconti d’amore tratti da autori come Baricco, D’Avenia, Marina Corradi, Massimo Gramellini, Matteo Bussola e Marco Simi. Un percorso che si snoda tra le pieghe dell’animo e si specchia nelle melodie popolari italiane, da Parlami d’amore Mariù a Un bacio a mezzanotte, fino ai canti della tradizione spagnola, francese, irlandese, jazz e spiritual. Un’esperienza musicale multisensoriale che supera le barriere dei generi e accarezza l’anima. In questo concerto, arrangiamenti ricercati e atmosfere coinvolgenti si fondono con l’energia autentica della tradizione folk, dando vita a un dialogo continuo tra musica “colta” e popolare, tra la raffinatezza armonica e l’immediatezza emotiva. Ogni brano diventa un racconto, un piccolo affresco sonoro che evoca paesaggi interiori e collettivi, sogni e ricordi, malinconie e speranze. Il tutto viene restituito dal vivo, in una performance vibrante ed elegante che coinvolge corpo e spirito, attraverso un ensemble strumentale ricco e variegato: chitarra, fisarmonica, violino, pianoforte, tromba, percussioni e voci intrecciate si alternano, si sostengono, si esaltano a vicenda, creando un tappeto sonoro dinamico e suggestivo. La serata è pensata come un invito all’ascolto e alla partecipazione emotiva, un viaggio in cui lasciarsi trasportare senza resistenze, tra note che parlano di nostalgia e parole intrise di poesia, con quel tocco di ironia e delicatezza che rende l’esperienza ancora più autentica e umana. Perfetta per chi ama la musica che racconta storie, che tocca le corde dell’intimità e accende l’immaginazione, questa performance è un’occasione unica per vivere un concerto come un rito collettivo, dove ogni spettatore si sente parte di qualcosa di più grande. Un momento speciale, dove la musica diventa ponte tra epoche, culture e sensibilità.

17 giugno ore 21,30 – Tempus Fugit Percussion, ensemble maestri e allievi in concerto (Ex Macello-Campus Arata, via Scalabrini 113 – Stradone Farnese 126)
Un viaggio sonoro potente e suggestivo, un’immersione totale tra marimbe, tamburi, piatti, vibrafoni e vibrazioni di ogni genere. A calcare la scena è l’ensemble Tempus Fugit Percussion, una formazione unica nel suo genere, nata dall’incontro tra maestri e allievi, uniti dalla passione per l’universo delle percussioni. Un concerto che è esperienza corale, fisica, avvolgente: la musica prende vita dal gesto, dal ritmo condiviso, dal respiro collettivo del palco. Il gruppo nasce nel 2015 all’interno del Conservatorio Nicolini di Piacenza, all’interno della classe di percussioni del maestro Daniele Sacchi. Da allora, Tempus Fugit Percussion è cresciuto fino a diventare una vera e propria realtà artistica e associativa, capace di farsi portavoce della cultura musicale contemporanea e della valorizzazione delle percussioni in tutte le loro sfumature: etniche, orchestrali, solistiche e sperimentali. Il concerto propone un repertorio trasversale e coinvolgente, in cui tradizione e innovazione si intrecciano con naturalezza. Brani d’autore e arrangiamenti originali, incursioni nella world music, nella musica minimale e in quella contemporanea si susseguono in una tessitura ritmica ricca di dinamiche, contrasti, colori e vibrazioni. Ogni esecuzione è una scoperta, una storia che si racconta attraverso il suono e il corpo. Tempus Fugit Percussion non è solo un ensemble: è un laboratorio permanente, una comunità di musicisti che condivide esperienze, ricerca e passione, dove l’insegnamento si fa pratica viva, e l’arte si trasforma in momento formativo e collettivo. Il concerto diventa così anche un’occasione per riscoprire la forza comunicativa delle percussioni, strumenti antichissimi eppure sempre nuovi, capaci di parlare al pubblico con immediatezza, energia e poesia. Uno spettacolo che promette di sorprendere, emozionare e far vibrare… nel vero senso della parola.
24 giugno ore 21,30 “Chamber Pop” con Archimia String Quartet ed Elena Giardina alla voce, in concerto (Ex Macello-Campus Arata, via Scalabrini 113 – Stradone Farnese 126)
Un quartetto d’archi dal timbro inconfondibile e una voce femminile capace di attraversare i generi con naturalezza e profondità: sono gli Archimia, ensemble tra i più originali della scena contemporanea, e Elena Giardina, interprete dalla voce calda, versatile e densa di sfumature, tra le figure più interessanti del panorama pop/jazz italiano. In questo concerto, le sonorità cameristiche degli Archimia si fondono con l’interpretazione intensa e raffinata di Giardina in un percorso musicale che attraversa i grandi brani della tradizione internazionale – riletti in chiave nuova, tra rigore classico e libertà jazz. Il risultato è un’esperienza d’ascolto avvolgente, elegante, emozionale: ogni pezzo è reinventato con arrangiamenti sofisticati, dove la forza espressiva degli archi si intreccia alla voce, creando atmosfere intime ma mai prevedibili. Il repertorio proposto è un mosaico sonoro che abbraccia epoche e culture, spaziando dai grandi classici del pop internazionale, reinterpretati con gusto, eleganza e un tocco di originalità, fino a coinvolgenti incursioni nei territori del jazz, della world music e della canzone d’autore. Il filo conduttore è la contaminazione colta, il piacere del dialogo tra generi diversi, capace di dare nuova linfa a melodie conosciute, sorprendendo e coinvolgendo anche l’ascoltatore più esigente. Ogni brano diventa così un piccolo viaggio emotivo, un’occasione per esplorare nuove sonorità e suggestioni, dove l’immediatezza melodica si fonde con la raffinatezza timbrica e l’intelligenza musicale dell’arrangiamento. Le armonie si aprono, i ritmi si contaminano, e ogni nota contribuisce a costruire un racconto musicale ricco di colore, atmosfera e profondità. Questo concerto non è solo un’esecuzione, ma un incontro vivo tra musicisti e pubblico, un’esperienza in cui l’arte dell’arrangiamento e l’empatia dell’interpretazione si fanno strumenti per rinnovare brani noti, restituendoli in una veste inedita, emozionante e autenticamente coinvolgente. Un’occasione speciale per lasciarsi trasportare dalla bellezza della musica che sa reinventarsi, senza perdere il legame con la memoria e il cuore.
