Anche a Tobruk Music si torna a scuola! Arrivano gli open day

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Anche questa settimana ci troviamo a parlare di scuole di musica. Stavolta al centro ci mettiamo quella nata a Borgotrebbia qualche mese fa e di cui avevamo già fatto le dovute presentazioni lo scorso febbraio, e che porta il nome di Tobruk Music.

Ci torniamo oggi perché in questo fine settimana, nei locali di Dancetool Studios (perché è lì che si svolgono le lezioni), ci saranno due giorni di open day, in cui si potrà toccare con mano quello che succede a Tobruk Music e conoscere anche i docenti.

Per approfondire un po’ questa due giorni e quello che è successo e che sta succedendo a Tobruk Music, abbiamo cercato, e trovato, una delle figure chiave di questa realtà, Roberto Selvatici.

Roberto, prima di arrivare agli Open Day: com’è stata la prima stagione?

Diciamo che il primo anno è stato un po’ quello di partenza dato che è un progetto tutto nuovo. Sia perché siamo partiti un po’ tardi sia perché anche noi, dall’inizio, lo abbiamo considerato come un primo anno di assestamento per vedere come andava. Abbiamo avuto 6 – 7 allievi per la prima stagione e adesso puntiamo un po’ più in alto.

Questa seconda stagione come riparte?

Riparte con un grosso aiuto in più che è rappresentato da Sonia Ambroggi che sta tenendo le redini di tutta l’organizzazione, dalle telefonate al volantinaggio, e questo dovrebbe favorire un afflusso maggiore da parte dei ragazzi. In questa ottica, in  estate non siamo stati fermi ma abbiamo partecipato al Grest della parrocchia di Borgotrebbia in modo da farci conoscere (anche se siamo lì da parte, siamo un po’ nascosti!) sia dai ragazzini, sia dai genitori e, ovviamente, anche da qualcuno esterno alla nostra zona, ma che ha sentito parlare di noi.

Arriviamo alle giornate di sabato e domenica.

Gli orari saranno per entrambi i giorni dalle 14.30 alle 19.30 ed in entrambi cercheremo, come insegnanti, di esserci il più possibile e credo che quasi tutti riusciranno a passare, tranne proprio quelli che sono in giro a suonare. Ci sarà la possibilità di fare un giro nella struttura e anche provare qualcosa semplicemente prenotando un po’ prima.

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Non solo questo però…

No perché la domenica ci sarà anche una clinic, un incontro/lezione con Cesare Zanotti, voce dei Raduno, che introdurrà all’utilizzo della voce. Questo non solo però per chi la usa per cantare, ma anche per chi la usa per lavoro in altri ambiti. Cesare per questo è un vero professionista, infatti per arrivare a determinate conoscenze ha frequentato lezioni anche negli Stati Uniti (Ricordiamo che questo incontro ha un costo è di 25 Euro e se possibile è gradita la prenotazione. Ndr).

Qual è l’obiettivo di Tobruk Music per questa stagione?

Diciamo che l’obiettivo è quello di diventare una realtà più ufficiale e riconosciuta. Poi rimane sempre il seguire l’obiettivo di base che è quello di far suonare insieme i ragazzi. L’anno scorso al termine delle lezioni abbiamo registrato un pezzo in studio ed anche un video, ma un po’ come scusa per dargli la possibilità di metterli tutti insieme. Senza esagerare, noi vorremmo un po’ rilanciare quello che succedeva quando eravamo più piccoli noi, ossia quando tutti suonavano qualcosa e che adesso invece è venuto meno. Sappiamo che è una cosa molto grossa però se non cominciamo a provarci noi, chi deve farlo?

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Qual è il rapporto con Dancetool che vi ospita?

Fortissimo perché in sostanza la nostra associazione è nata da me e i due titolari di Dancetool e partita proprio perché loro volevano dare un altro utilizzo alle sale che hanno a disposizione, e ad aprirsi ad altri. Questo porta che da loro c’è il massimo del supporto tecnico e materiale. Diciamo che è un po’ come se fosse una realtà unica ma che fa cose diverse e ha obiettivi diversi.

In chiusura ti faccio una domanda che ho già fatto a realtà simili: senza fare nomi, vi è passato sotto mano qualche ragazzo con capacità sopra la media?

Qualcuno c’è. Due esempi. Per primo un ragazzo, chitarrista, che sapeva già suonare e che nel giro di un anno si è trovato la band e ha cominciato a suonare in giro e andare (e bene) con le proprie gambe, in pochissimo tempo. L’altra invece è una ragazza che dopo poco già ha cominciato a chiedere informazioni per entrare nelle scuole di musica e a pensare al conservatorio, perché era già molto convinta che questa passione potrebbe diventare un lavoro.

Summertime In Jazz