E’ uscito “Senza pioggia”, il rap in controtendenza di Diamond

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Ancora nel mondo dei più giovani, ancora nel mondo a metà fra rap ed hip-hop. Stavolta al centro della nostra attenzione c’è Riccardo Valle, in arte Diamond, un giovane ragazzo di Stradella di appena 17 anni che ha deciso di mettere in musica una sua esperienza personale (che però ha toccato spesso molti di noi). Il pezzo si chiama “Senza pioggia”. Il video ve lo linkiamo (anche) qui: http://bit.ly/1TFD9oK

Il video di Senza pioggia, scritto da Riccardo “Diamond” feat The black blood e registrato negli studi di Audiozone, ci è stato fatto ascoltare già qualche settimana fa e allora abbiamo deciso di fare qualche domanda a Riccardo (che si definisce un “alternative rapper che fa musica che gli piace a prescindere dal genere”. Ecco Riccardo Valle, o meglio Diamond.

Come nasce e di cosa parla Senza pioggia?

Questo pezzo nasce quando un mio amico a causa della droga, ha rischiato di perderci la vita. Non era il primo (e purtroppo immagino che non sarà nemmeno l’ultimo) a cui capita una cosa del genere di cui venissi a conoscenza, ma per la prima volta è successo ad una persona vicina a me.

Come mai hai deciso di toccare un argomento così controverso?

Ho deciso di affrontare questo tema e di andare contro tendenza rispetto alla mentalità degli ultimi mesi per far riflettere chi ascolterà questo pezzo. Per me ognuno può fare quello che vuole della propria vita e anche io l’ho fatto in prima persona e lo sto facendo, però cercando di tenere la testa sulle spalle. Vedere un tuo amico in ospedale che non si può nemmeno alzare perché ha rischiato l’overdose, è una situazione che lascia senza parole e fa pensare a tante cose.

Quello della droga (o affini), è un tema che spesso viene utilizzato anche in senso non proprio positivo, tu come la vedi?

Una certa branca del rap odierno spinge verso l’uso di sostanze in modo incontrollato. I pezzi a volte sono davvero fighi e me li ascolto anche io ma chi li produce non si accorge che fanno leva su gente della mia età che a volte non è abbastanza matura da capire cosa è giusto e cosa è sbagliato, e se certi temi vengono usati solo per appeal o perché davvero se ne fa uso.

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Perciò è stata una scelta voluta quella di incentrare il pezzo su questa ambiguità….

Credo che ci siano pochi pezzi con contenuti del genere, a me è piaciuto mettermi alla prova nel trattare questo tema e ho sottoposto la canzone anche al giudizio di Barbara Pinelli (Università degli studi della Bicocca dipartimento delle scienze umane. A cui va il mio ringraziamento), la quale ha giudicato in modo positivo la mia canzone dal punto di vista di chi lavora su queste scottanti materie.

Non solo la droga però …

No, ho trattato anche lo sfruttamento delle ragazze dell’est perché ho molte amiche che vengono da lì e il più delle volte le loro storie nascondono abusi e sfruttamenti. Queste sono state le motivazioni che mi hanno ispirato a scrivere la canzone. Una canzone ed un video, resi possibili solo da The black blood, i ragazzi di Audiozone, il mio videomaker di fiducia (che preferisce rimanere anonimo) e la bellissima Arianna Gattoni, l’attrice che compare nel video (oltre a voi di Piacenza Music Pride che vi siete interessati al mio progetto).

Oltre al pezzo, parliamo un attimo di te …

La mia passione per il rap nasce verso i 10 anni, grazie a un mio amico che mi aveva fatto conoscere Caparezza, dopo di lui ho conosciuto Fabri Fibra. Per molto tempo ho ascoltato rap americano come Eminem, Tyga e il mio preferito era Asap rocky. Poi sono tornato al rap italiano, quello definito mainstream, anche se conosco l’underground e la vecchia scuola.

Non sei esattamente di Piacenza, come ti approcci alla nostra realtà?

Anche se abito a Stradella, mia madre è piacentina ed io passo molto del mio tempo qui. Conosco, almeno per sentito dire, tutti i rapper che ci sono. Alcuni mi hanno accolto altri no, credo che certi mi vedano come un intruso dato che non abito a Piacenza ma cerco di portare la mia musica sia da dove arrivo, Stradella, sia dove arrivo, Piacenza.

Come lo vedi il panorama musicale hip-hop rap piacentino? E a livello internazionale chi ammiri?

il panorama piacentino mi sembra buono, secondo me manca una figura che spicca anche a livello nazionale che possa spingere anche gli altri. Un unico difetto per me sono le liti, i contrasti interni che d’ogni tanto vengono a galla. Ognuno fa il suo e non c’è bisogno di insultare o criticare. Per la musica che amo a livello generale, sono due i cantanti che a mio parere si sono distinti, soprattutto per i testi, che è una delle prime cose che guardo in una canzone, sono Gemitaiz e G-Eazy in America, oltre a lui ultimamente mi è piaciuto molto l’ep di T.Mills.

Summertime In Jazz