Festival Illica: su il sipario con il concerto Fêtes Galantes

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Il Festival Luigi Illica

sotto la direzione artistica ci Jacopo Brusa, Sabato 16 Luglio prende il via la nona rassegna del festival che nasce per ricordare e rendere omaggio al librettista arquatese Luigi Illica (1857-1919).

Una settimana densa di appuntamenti che si concluderanno con la rappresentazione dell’opera lirica in forma scenica “Le Maschere” di Pietro Mascagni su libretto di Luigi Illica.

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Anna Maria Sarra

Ed è proprio al tema delle “maschere”, che consente di celebrare il Teatro nelle sue diverse accezioni, si ispira l’evento di apertura del Festival affidato ad Anna Maria Sarra, soprano, e Dario Tondelli, pianoforte, in programma alle 21 del 16 Luglio, al Giardino Ufficio Tecnico.

I due artisti presenteranno la versione musicata da Claude Debussy della celebre raccolta di poesie Fêtes Galantes di Paul Verlaine, edita per la prima volta nel 1869 e nella quale il poeta propone gli archetipi delle Maschere settecentesche con sguardo impressionista.

Dario Tondelli

Oltre alla versione di Debussy, Anna Maria Sarra e Dario Tondelli offriranno al pubblico anche la versione meno conosciuta di Régine Wieniawski, figlia del noto violinista e compositore polacco Henryk Wieniawski. In scaletta, a chiudere un programma che lascia dialogare mondi di grande ricchezza compositiva, anche alcuni lavori di Richard Strauss per un concerto che, spaziando fra diversi linguaggi espressivi, accompagna in territori di profondo respiro artistico, sul filo di una creatività pronta a regalare momenti di grande intensità.

Sabato 16 luglio
Giardino Ufficio Tecnico ore 21.00
Fêtes Galantes
Anna Maria Sarra soprano Dario Tondelli pianoforte
Biglietti acquistabili online su www.festivalillicacastellarquato.it
Prezzi
Fêtes Galantes Posto unico euro 10

Il Festival continua  domenica 17 luglio per una giornata densa di appuntamenti. c

Si comincia alle 15 con la visita guidata del Museo Renata Tebaldi a Busseto, con sede all’interno del Palazzo delle Scuderie di Villa Pallavicino. Nell’anno in cui ricorre il centenario della nascita del grande soprano, la visita al Museo rappresenta la preziosa occasione per ripercorrere la lunga carriera della celebre cantante lirica che con la sua “voce d’angelo” ha incantato le platee di tutto il mondo.

Il calendario prosegue alle 16.15 con la visita guidata al Museo Illica che ha sede a pochi passi dalla casa natale del poeta, drammaturgo e librettista arquatese. Nel museo sono raccolti scritti teatrali con sue annotazioni, libretti, per la maggior parte in edizioni dell’epoca, con i relativi spartiti, lettere, fotografie, costumi di scena, il pianoforte e la macchina da scrivere. Oltre alla produzione letteraria, il museo raccoglie lettere autografe, materiali fotografici, costumi teatrali, bozzetti, locandine, diversi costumi donati dai grandi artisti lirici, il pregevole ritratto eseguito da P. Guberti e la piccola macchina da scrivere dello scrittore.

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Riccardo Pazzaglia

Alle due visite segue alle 17, al Giardino del Museo Geologico, lo spettacolo di Riccardo Pazzaglia Sei mani e tante mascherine per un’immersione tra le molteplici suggestioni del teatro di figura (burattini e marionette). Lo spettacolo vede Riccardo Pazzaglia,“burattinaio per vocazione” ma anche autore di testi teatrali, scenografo e scultore di burattini, portavoce di una tradizione di altissimo artigianato artistico con più di trent’anni di carriera alle spalle, impegnato nelle tante voci dei personaggi che mirabilmente porta in scena. La “colonna sonora” dello spettacolo è affidata a Letizia

Letizia Bonavita

Bonavita e Claudio Rausa, in collaborazione con il Conservatorio “G. Nicolini” di Piacenza. I due giovani pianisti accompagneranno le peripezie dei burattini con brani della suite Marionettes, per pianoforte a quattro mani, del compositore e direttore d’orchestra finlandese Erkki Melartin (1875-1937).

Sempre a cura di Riccardo Pazzaglia è la presentazione animata del libro Burattini a Bologna. La storia delle teste di legno. La ripresa alle 21 dello spettacolo Sei mani e tante mascherine chiude una giornata ricca di spunti e memorie dall’ampio orizzonte creativo, in un singolare incontro di personaggi, emozioni e narrazioni.

 

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