Gli Enerbia
bravi e virtuosi musicisti, ma anche caparbi, tenaci, perseveranti, nel continuare la loro instancabile missione di valorizzare la cultura attraverso le musiche, i balli, le danze della tradizione de popolare.
Ma attenzione! come ha ben spiegato Maddalena Scagnelli; “Popolare non vuol dire di Serie B. Musica colta e musica popolare si sono incontrate spesso, basti pensare a Bach e a tutte le sue opere sui tempi della Giga, danza popolare che sembra avere origini irlandesi”
Danza della Giga (termine che nelle varie lingue fa riferimento al suo ritmo frenetico: ad esempio geige in tedesco deriva dal verbo geigan che significa vibrare, agitarsi.
Il concerto è stato davvero un viaggio cominciato nella nostra terra, quella emiliana fatta di valzer “Siamo a Piacenza” aggiunge Maddalena “immaginatevi sull’aia di una cascina, un tempo, o forse, perchè no anche adesso, perchè un valzer bisogna saperlo ballare”
Il Viaggio che Enerbia, il coro delle Rose e le Viole e Nando Citarella (ospite speciale di questo concerto), ci han fatto percorre.
![Enerbia](https://www.piacenzamusicpride.com/wp-content/uploads/2022/07/DSF4030-500x333.jpg)
Un viaggio che ha percorso la via francigena con le musiche che provenendo dal nord Europa (la Giga appunto) scendendo verso Roma, toccano l’Occitania, per arrivare lungo quella via che poi è stata chiamata anche “via del sale”, nelle quattro province (Piacenza, Genova, Pavia e Alessandria) con Mazurche, Alessandrine (da ballare in cerchio), Ballate legate ai periodi importanti come i raccolti, l’inizio della primavera con le feste del Canta Maggio, i solstizi e gli equinozi, oppure nate per festeggiare matrimoni.
Il viaggio è proseguito fin verso Roma ma non si è fermato perché da lì ha raggiunto la Puglia terra dalla quale i pellegrini si imbarcavano verso al terra Santa.
Ma non solo. Nando Citarella con i suoi tamburi ha introdotto una bellissima parte del concerto sulle contaminazioni musicali dei popoli che lungo la penisola si sono incontrati: quello italico con le sue mille sfaccettature, quello moresco, dovuto all’avvento degli arabi, e quello canuri proveniente dall’Africa più profonda.
Volete ascoltare il racconto?…. Eccolo, cliccate QUI o sulla foto
Enerbia:
Maddalena Scagnelli: violino, salterio, voce
Gianfranco Guglielmetti: fisarmonica
Carlo Gandolfi: zampogna, piffero
Nicola Rulli: chitarra
Le Rose e le Viole:
Lucia dal Corso
Maria Dal Corso
Anna Perotti
Con la partecipazione straordinaria di
Nando Citarella: Voce e percussioni