Il Bleech si allarga: per i live arriva la location del Monastero di S. Agostino

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Per la 4° edizione del festival culturale, la Cassa Depositi e Prestiti riapre le porte del prestigioso complesso cinquecentesco, aggiungendolo all’area del Parco della Cavallerizza.

Dopo la presentazione del cast artistico della 4° edizione, Bleech Festival, il festival dedicato alla cultura e alle arti giovanili che ritorna dal 31 agosto al 2 settembre a Piacenza, è orgoglioso di annunciare l’ampliamento dell’area concerti e la riapertura temporanea del prestigioso Monastero di S. Agostino, edificio monastico contiguo all’area del Parco della Cavallerizza.

“Siamo onorati di poter riaprire le porte di un edificio così pieno di storia – commentano gli organizzatori. La concessione all’uso arriva dopo un iter cominciato a febbraio 2018 e conclusosi poco fa, grazie al quale Cassa Depositi e Prestiti ci ha concesso l’utilizzo dei prestigiosi spazi del Monastero. Al suo interno sposteremo il nostro Main Stage, per poter creare un’area dedicata esclusivamente ai 15 concerti che ospiteremo durante i 3 giorni di Bleech Festival. Oltre a permetterci di ampliare l’area food & market nel Parco della Cavallerizza, l’utilizzo del Monastero di S. Agostino riveste l’intero Festival di un’importanza storico-culturale, per noi motivo di forte orgoglio”.

L’ampliamento dell’area va di pari passo con un investimento artistico di anno in anno sempre maggiore, volto a portare Bleech Festival e Piacenza tra le mete preferite degli appassionati di musica. Un investimento che, nonostante l’ottima affluenza delle scorse edizioni, richiede un sempre maggiore sforzo economico.

“Da qui nasce la decisione di introdurre il biglietto all’area concerti di Bleech Festival – spiegano gli organizzatori. Lo facciamo per sostenere e dare un valore all’impegno nella realizzazione del Festival, una macchina che inizia alla fine dell’edizione precedente e non si ferma mai. Quest’anno tantissime le novità che richiedono un impegno economico maggiore: un’Area quasi raddoppiata con la riapertura del Monastero, un cast artistico di 15 band (9 nella scorsa edizione), una messa in sicurezza e una pulizia necessarie per salvaguardare il valore del complesso e un investimento in comunicazione per portare il nostro Festival agli occhi del pubblico proveniente dalle province limitrofe.”

“E’ per noi un grande passo avanti, e crediamo che un biglietto basso e soste- nibile possa, oltre ad aiutarci a sostenere il Festival e farlo crescere negli anni, essere un ottimo compromesso tra chi ha sempre apprezzato la gratuità e chi invece è disposto a finanziare e sostenere gli eventi culturali.”

Un biglietto da 5€ al giorno, con possibilità di abbonamento a 12€ per 3 giorni, notevolmente inferiore a ciò che, in Festival della stessa portata tenuti in altre città, viene solitamente richiesto. Un biglietto che – specificano gli organizzatori – verrà introdotto esclusivamente nell’Area Concerti, mentre l’area del Parco della Cavallerizza, contenente food & market, resterà ad ingresso gratuito.

LA VISITA GUIDATA

Per far conoscere questa novità e invitare i piacentini a venire al festival, gli organizzatori, in collaborazione con Roberta Abbatangelo e Ambra Visconti, manager della community Igers Piacenza, apriranno in anteprima assoluta que- sto nuovo spazio per farlo scoprire e immortalare sui social.

L’appuntamento sarà per sabato 7 luglio alle ore 11, quando il portone che si affaccia sul Parco della Cavallerizza aprirà le sue porte ai 30 fortunati che si saranno prenotati per tempo, che avranno l’occasione di visitare in anteprima questa meravigliosa location e saranno chiamati a fotografare e postare sul pro- prio canale Instagram scorci e particolari di questo angolo della città utilizzando gli «hashtag» ufficiali, #MonasteroDiSantAgostino #igerspiacenza e #BleechFe- stival2018. Le foto verranno poi raccolte in un album che verrà pubblicato sulle pagine social ufficiali di Igers Piacenza e di Bleech Festival: le più suggestive troveranno spazio su un’edizione speciale della nostra rubrica di Libertà.

LA STORIA DEL MONASTERO

Nel 1547 Pier Luigi Farnese, per realizzare il proprio Castello (oggi Palazzo Far- nese) s’impadronì del territorio dell’ex monastero dei Canonici Lateranensi. Ad indennizzo dell’esproprio, i religiosi ricevettero il monastero dei SS. Giovanni e Paolo, sito sulla Strada Farnese, che si affrettarono a demolire per costruirvi un monastero e la Chiesa a 5 navate, entrambi dedicati a S. Agostino. I lavori, iniziati nel 1550, terminarono nel 1608, dando vita, insieme agli Orti (oggi Parco della Cavallerizza) al Quartiere Sant’Agostino.

Nel 1798 l’Ordine dei Lateranensi venne soppresso: l’intero complesso entrò nel prestito dovuto dal duca Ferdinando ai Francesi, e venne venduto a privati: dapprima entrò nel patrimonio dell’Ospedale di Parma, mentre nel 1828 fu com- prato per metà dagli Anguissola Scotti I quali, vent’anni dopo, lo cedettero a Domenico Baldini. Nel 1856 venne acquistato dal Comune di Piacenza, ma nel 1838 lo passò al Governo in cambio della Chiesa S. Franca (oggi Teatro dei Filodrammatici) e del Collegio (oggi Biblioteca Passerini Landi).

Infine, alla fine del secolo scorso, l’area complessiva venne divisa fra Agenzia del Demanio e Comune di Piacenza, che acquisì l’area degli Orti, oggi Sede di Eataly, Centro Alpino Italiano e parcheggio coperto. Oggi, l’Ex-Monastero di S. Agostino è di proprietà di Cassa Depositi e Prestiti.

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