La musica arriva in stazione. Scopriamo i ragazzi di Musici per caso

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A testimoniare un momento positivo della voglia di fare e ascoltare musica a Piacenza, arriva un nuovo esperimento musicale, in un posto un po’ nascosto ma dove la maggior parte di noi sono passati tantissime volte senza neanche farci tanto caso. Stiamo parlando dell’ex bar del Dopolavoro ferroviario e del gruppo che gli sta dando una nuova veste (musicale), i Musici per caso.

La novità ci è passata davanti agli occhi scorrendo, come spesso succede, la bacheca di Facebook e allora abbiamo cercato i ragazzi, li abbiamo trovati, e li abbiamo incontrati. O meglio, in rappresentanza di tutto il gruppo, abbiamo fatto due chiacchiere con Gianluca Bernardo.

Quando siete ufficialmente partiti?

Erano i primi di maggio quando lo abbiamo aperto al pubblico con la serata dell’inaugurazione ufficiale e poi altri tre eventi. Il lavoro però è iniziato molto prima, infatti c’è voluto un po’ di tempo per rimettere in sesto i locali. Dopo la pausa estiva abbiamo ripreso e abbiamo messo in piedi la serata con i Pinguini tattici nucleari, che è venuta davvero bene.

Come siete organizzati nella gestione del locale e degli eventi?

Fondamentalmente siamo in sei ragazzi, tutti attorno ai 20 anni, che riusciamo a fare un po’ tutto. Dalla gestione del bar, alla programmazione, alla parte tecnica di un live o al come comunicare le nostre iniziative. Non è facile perché tutti noi abbiamo le nostre cose fra il lavoro e lo studio, e anche perché ci autofinanziamo completamente, però fino ad adesso siamo riusciti a fare tutto noi, ovviamente anche grazie all’apporto che tutto il Dopolavoro ci ha dato in questi mesi nel rendere possibile questa idea.

Appunto, da cosa è nata questa voglia di creare Musici per caso?

Dalla passione di tutti noi. Gran parte del gruppo, anche se in questo momento nessuno di noi fa parte di una band, suona uno strumento: chi il violino, chi la chitarra o ancora chi suona la batteria. Soprattutto quello che ci è piaciuto dall’inizio è stato il mettersi dall’altra parte della situazione, cioè non davanti ad un palco ma in prima persona nel provare ad organizzare eventi.

Come dicevi, c’era un lavoro da fare prima di poter aprire…

Fino a pochi mesi prima era solamente un bar, quello che arrivando in stazione trovate sulla destra prima del passaggio verso il parcheggio delle biciclette, e allora ci sono voluti quasi 4 mesi per ristrutturare tutto, per farlo diventare completamente un’altra cosa.

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Perché non stiamo parlando solo di un locale, giusto?

Si perché oltre alla sala dei live, attrezzata sia dal lato musicale sia dal lato bar, al piano inferiore ci sono due locali che sono stati predisposti a sale prove dove i gruppi possono venire a suonare e a provare le loro cose in diversi momenti della settimana.

Prossimo evento in programma?

Quello più ravvicinato sarà quello degli StartOver in calendario per il 6 ottobre. Passato quello, l’obiettivo sarà di dare una programmazione più continua possibile, senza incentrarci su un genere in particolare. Ovviamente ci rivolgiamo maggiormente al rock o all’indie rock, però questo non preclude serate diverse, come ad esempio può essere una dedicata all’elettronica.

In conclusione spieghiamo come partecipare alle vostre serate.

Molto semplice: noi siamo un circolo e per farne parte c’è una tessera annuale. Per gli eventi non c’è mai un biglietto da pagare, basta fare una volta la tessera e da lì in poi l’ingresso è sempre gratuito. 

Summertime In Jazz