La stagione concertistica inaugurata da Pier Carlo Orizio che dirige la Filarmonica del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo

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L’inaugurazione della Stagione Concertistica 2019/2020 della Fondazione Teatri di Piacenza, venerdì 8 novembre alle ore 21 al Teatro Municipale, è affidata alla Filarmonica del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, diretta da Pier Carlo Orizio. Al pianoforte Giuseppe Albanese, tra i pianisti italiani della sua generazione più richiesti in campo internazionale, sarà chiamato a interpretare il Primo concerto in mi bemolle maggiore ed il Secondo concerto in la maggiore per pianoforte e orchestra di Franz Liszt, tra i massimi  capolavori della letteratura pianistica ottocentesca. Completa il programma l’esecuzione della Sinfonia n. 4 in re minore op.120 di Robert Schumann, tra le pagine più innovative del compositore romantico, che vide la luce in una prima versione nel 1841 e poi nella definitiva stesura nel 1853.

Il concerto al Municipale di Piacenza è programmato nell’ambito  della prima tournée italiana della Filarmonica del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo  con il pianista Giuseppe Albanese, di cui è stato recentemente scritto che esegue il Primo ed il Secondo concerto di Liszt “esaltando in maniera impeccabile tutti gli aspetti delle partiture, meritandosi, evidentemente, le ovazioni del pubblico”.

Tra i pianisti più attivi sul territorio nazionale e internazionale,  Albanese debutta nel 2014 su etichetta Deutsche Grammophon con un concept album dal titolo “Fantasia”, con musiche di Beethoven, Schubert e Schumann, cui segue nel 2015 il secondo album “Après une lecture de Liszt”, interamente dedicato al compositore ungherese. Nel marzo 2016 Decca Classics inserisce nel box con l’opera omnia di Bartók  la sua registrazione (in prima mondiale) del brano “Valtozatok” (Variazioni). Invitato per recital e concerti con orchestra da autorevoli ribalte internazionali quali – tra le altre – il Metropolitan Museum, la Rockefeller University e la Steinway Hall di New York; il Mozarteum di Salisburgo, St. Martin in the Fields e la Steinway Hall di Londra, la Salle Cortot di Parigi, la Filarmonica di San Pietroburgo -, ha collaborato con i maggiori direttori. In Italia ha suonato per tutte le più importanti stagioni concertistiche e nei maggiori teatri.

Pier Carlo Orizio ha diretto alcune delle principali orchestre europee, tra le quali la Filarmonica di San Pietroburgo, la Russian National, l’Orchestra Filarmonica Nazionale Armena, la Camerata Salzburg con Salvatore Accardo solista, la Tchaikovsky Symphony, la Danish National Symphony. In  Cina,  è stato direttore artistico del Beijing International Piano Festival e ha diretto, nelle principali sale cinesi, orchestre quali la Beijing Symphony e la Shenzhen Philarmonic Orchestra. Nella sua attività concertistica ha collaborato con nomi leggendari quali Mstislav Rostropovich, Sir James Galway, Rudolf Buchbinder, Boris Berezovsky su invito dei maggiori festival europei. Nel 2019 ha esordito con la Royal Philharmonic Orchestra, ha diretto la Belgian National Orchestra e a settembre ha inaugurato il 13° Yerevan International Music Festival alla guida della Armenian National Philharmonic Orchestra.

La Filarmonica del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo è nata nel 2013 con l’obiettivo di fornire il Festival di una compagine sinfonica in residenza;  profondamente rinnovata nel gennaio 2019 da una video-audizione a cui hanno partecipato oltre 200 giovani musicisti, la Filarmonica collabora stabilmente con artisti di fama internazionale. Nel 2017 è stata protagonista di alcuni importanti eventi in omaggio a Luciano Pavarotti a dieci anni dalla scomparsa: in gennaio alla Royal Opera House di Muscat con Plàcido Domingo, a settembre in diretta televisiva Rai dall’Arena di Verona. La Filarmonica, oltre al suo Direttore principale Pier Carlo Orizio, anima artistica del Festival di Brescia e Bergamo, si è anche avvalsa della collaborazione di numerosi Direttori ospiti tra cui Umberto Benedetti Michelangeli, Eugene Kohn, Enrico Bronzi, Fabrizio Maria Carminati, Sergej Krylov, Eduard Topchjan e Alessandro Bonato.

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