Ai Lyons c’è spazio anche per il mondo Orzorock

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In mezzo alla festa dei Lyons (che non sto qua a spiegarvi cos’è e dov’è perché tanto lo sapete tutti) oggi dalle 20, ci sarà spazio anche per un set rock live prima della performance degli Special Guest. Non un set qualsiasi ma uno organizzato dai ragazzi di Orzorock Music.

Quello di oggi è da considerarsi come un altro passo di avvicinamento verso il festival Orzorock che come per magia nascerà, in stile Afrodite, dalle acque del Trebbia l’8 e 9 luglio. Tre band targate Orzorock Music si alterneranno sul palco della festa dei Lyons per portare un rock di produzione nostrana.

L’evento è ribattezzato Repubblic rock, in onore del 2 giugno, e ripercorre la festa che per la stessa occasione era stata organizzata 10 anni fa proprio da parte del mondo Orzorock.
Saranno 3 i prodotti musicali che verranno messi in mostra. Tutti e 3 sono progetti che in questi mesi stanno creando e proponendo nuove idee e questo rende ancora più grande l’interesse attorno a questo evento.

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Partiamo da Morrywood. E’ un po’ che non si fa sentire con un live, e questa è l’occasione giusta per mettere in mostra il passaggio che artisticamente da un po’ di mesi sta maturando, quello verso uno stile molto più rock della sua musica rispetto gli inizi fra rap ed hip-hop.

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Passiamo ai Quiet Sonic. Di loro abbiamo parlato molto recentemente, infatti poche settimane fa è uscito il loro primo album omonimo e con lui è arrivato il primo live piacentino in casa Sound Bonico. Una band che ha trovato la sinergia giusta nel giro di poche prove e che ha partorito un album, subito apprezzato da molti, con tanti e forti richiami ai suoni anni ’90.

In chiusura abbiamo lasciato il gruppo più giovane dei 3, i Delates. Li abbiamo lasciati per ultimi per spendere qualche parola in più.

Per loro, tutti ragazzi che si aggirano attorno ai 20 anni, è una data importante perché sarà la prima uscita pubblica del loro singolo prodotto da Orzorock Music e registrato all’Elfo studio di Tavernago. Il pezzo si chiama “A rose in the road”, e come ci hanno spiegato i ragazzi, è una canzone, purtroppo, molto attuale dato che parla delle violenze che un uomo, senza nemmeno accorgersene, perpetua sulla sua compagna.

I ragazzi (dato che sono giovani presentiamoli: Francesco Tosi alla voce, Stefano Poggi alla chitarra, Sara Groppi chitarra ritmica, Samuele Cattadori al basso e Gabriele Gnecchi alla batteria) ci hanno spiegato come i questo momento, grazie al supporto dell’etichetta, stanno mettendo le basi per un progetto più ampio fatto di pezzi inediti. Questo per arrivare al 2017 con un ep o un album. Perciò un lavoro che è solo all’inizio del suo cammino.

Ah, forse vi chiederete da cosa deriva il nome Delates!? Per fortuna che gli abbiamo chiesto anche quello.
Delates, come afferma il buon Francesco Tosi, è polisemico. Intanto nasce dal ritardo con cui il progetto stava partendo all’epoca delle prime prove. Poi, è un rimando al delay della chitarra e oltre a questo è un chiaro riferimento ad un deficit cognitivo: ritardati (non faremo nomi né cognomi).

Volete sapere altro? Fatevi trovare ai Lyons stasera verso le 8.

Summertime In Jazz