“Glutine” di Simone Scrivani: in equilibrio tra ironia e delicata introspezione

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Simone Scrivani presenta “Glutine”

e aggiunge un’altra tessera del suo percorso musicale che non tradisce le attese mantenendo ferma la barra del timone con una canzone che
si fa ballare e diverte, pur mantenendo un’attenzione alle nostre sensazioni e ai nostri sentimenti”.

E’ sempre un piacere poter parlare con Simone Scrivani: mai scontato, sempre positivo, molto introspettivo e delicato nelle argomentazioni.

“Glutine”, lo si percepisce dall’evoluzione del videoclip, pur all’apparenza sembrando una canzone semplice, ci porta a riconsiderare noi stessi in rapporto con le piccole cose di tutti i giorni e dei segnali che le persone che ci stanno accanto ci mandano in continuazione.

Simone, la canzone vive in questa alternanza tra musicalità allegra e un testo nel quale la parola “triste” è molto enfatizzata

GlutineLa canzone parla di una delusione amorosa ma sono contento che questo aspetto scherzoso si sia percepito. Lo scopo era appunto quello di riuscire a sdrammatizzare quelle delusioni che spesso e volentieri siamo noi stessi a costruirci. Ho notato anche sulla mia pelle, che tendiamo ad infilarci in un tunnel che noi stessi ci creiamo. Quasi timorosi e spaventati davanti all’ipotesi che una situazione duratura e solida che stiamo vivendo, possa ad un certo momento terminare. Allora tendiamo a creare i presupposti per scappare, chiuderla subito, “via il dente via il dolore”, per eliminare anticipatamente la possibile frustrazione futura.

Tutto perché non vediamo e non teniamo in considerazione piccoli gesti e cose che viviamo e cercano di mandarci le persone che sono vicine, ma che invece volutamente ignoriamo

E il vortice si percepisce molto bene dal videoclip

E’ come se questa mancanza di attenzione si riversasse sulla pesantezza delle giornate che poi ci troviamo ad affrontare. Non prendersi cura di noi (svegliarsi la mattina con addosso i vestiti della sera precedente), sentirsi addosso e vivere la sgradevole sensazione della pesantezza della vita (come trovarsi le calze inzuppate di acqua), oppure scegliere volutamente di punirci (mangiare la buccia invece del salame)

Salvo il fatto che ad un certo punto ritorna il sorriso

E lo ritrovi quando riesci a riprendere in considerazione e prestare attenzione alle piccole ma significative azioni che ti mettono in sintonia con chi ti sta accanto, che a sua volta ritorna ad essere, e tu con lui/lei, importante. In questo caso rappresentata dalla banale ma importante azione di aver scelto entrambi un biscotto, senza glutine per giunta, che fino a quel momento era emblema di dissapori e tristezza.

Grazie Simone per queste riflessioni, ed ora i credits

Musica e testo sono mie, ma hanno lavorato molte persone. Produzione di Simone Cutrì e Andrea Rocca di Dancetool 523Records.
Elisa Dal Corso nell’armonizzazione dei cori.
Al Mix e Master, oltre ad Andrea Rocca, Salvatore Cascio
Per quanto riguarda il video ci siamo avvalsi di Francesco Nicolotti, molto bravo con all’attivo dei bellissimi documentari del nostro territorio.

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