I Controcorrente, ecco chi sono i vincitori del Music Sound Festival

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Sono 4, sono i vincitori del contest Music Sound Festival, sono I Controcorrente. A sentir loro, sembra che arrivino dall’altro capo del Mondo, che però fondamentalmente, per questi ragazzi dai 17 ai 19 anni, è Besenzone. Due chitarre e due voci, Francesco e Marco, Nicolò al basso più la batteria di Riccardo, che hanno portato a casa il primo premio del contest organizzato dal Boeri al Paradise in collaborazione con Gilberto Auderi e Filippo Bricchi.

Come è nata la partecipazione al contest?

Due settimane prima ci ha scritto Gilberto sulla pagina, ci ha chiesto se volevamo partecipare spiegandoci un po’ come funzionava il tutto e abbiamo subito detto di si. Inatnto perché per noi era un’occasione per suonare in giro ed uscire dalla sala prove e poi perché il primo contest a cui avevamo partecipato, l’Holy Angels a Borgotrebbia il 30 ottobre, era andato bene, allora ci abbiamo voluto riprovare ed è arrivato un inaspettato “due su due”.

Per chi non avesse seguito le esibizioni, cosa avete portato sul palco?

Noi per adesso portiamo in giro le canzoni che abbiamo provato e riprovato in questi mesi che suoniamo insieme e che rappresentano un po’ le basi musicali che abbiamo, che sono il punk-rock, dai Blink ai Green Day, al rock italiano più popolare, su tutti Ligabue, e poi alcuni brani dei The Sun, un gruppo che fa un rock anche di stampo “cristiano” ossia che lascia da parte un po’ le esagerazioni di alcuni artisti per parlare invece di cose molto più semplici e non per forza “spinte oltre i limiti”.

Che come avete anticipato rispecchia un po’ la scelta del nome della band…

Si perché tante volte la musica, ed il rock in particolare, viene visto come qualcosa che vuole o deve per forza trasgredire, invece a noi piace suonare queste cose ma magari con tematiche diverse e più semplici. E noi ci sentiamo così, ragazzi normali, semplici, che vogliono usare sonorità rock per divertirsi, da qui appunto essere un po’ controcorrente rispetto ad una visione della musica che punta solo ad esagerare.

Come vi siete trovati in mezzo agli altri gruppi?

Bene anche perché noi ascoltiamo diversi generi e ascoltare proposte diverse dalla nostra è sempre utile. È utile vedere come suonano gli altri, come usano gli strumenti, e vedere che situazioni musicali si creano.

Avete iniziato a suonare da poco e non siete di Piacenza città: cosa conoscete del panorama musicale piacentino?

Non molto. Conosciamo i Delates e i Fight 99 perché hanno più o meno la nostra età e alcuni che leggiamo in giro sui social o sui siti, ma siamo ancora un po’ ai margini. Sappiamo che anche più vicino a noi, a Cortemaggiore e Fiorenzuola, ci sono alcuni gruppi e singoli che suonano che hanno qualche anno in più di noi, anche se nella nostra zona è ancora più difficile perché di posti per i live ce ne sono pochi.

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Siete in una fascia di età che per chi ha qualche anno in più, è difficile da conoscere e da decifrare, cosa ascoltano i ragazzi della vostra età?

Molti ragazzi che conosciamo ascoltano cose che sono in giro da tanti anni, come ad esempio gli AC/DC o i Guns n Roses, o ancora, come noi, cose un po’ più recenti come il punk rock dagli inizi degli anni ’90 fino a periodi più recenti. Ma ci sono cose di adesso che vanno molto, come i Twenty One Pilots o Bruno Mars. Comunque l’interesse per la musica c’è, magari, almeno da parte nostra, un po’ meno per i talent…

Non li guardiamo quasi o al massimo, pochissimo. Non ci interessano soprattutto perché a volte abbiamo visto che ci sono dei ragazzi che sono anche bravi, ma che vengono scartati per motivi non musicali ma semplicemente perché fanno meno scena. Questo non ci piace.

Come è nato il vostro progetto?

Tutto è nato a marzo 2015. Siamo partiti con la volontà di suonare, però dopo che un primo componente ha deciso di lasciare, ci siamo ritrovati in 3 con 3 chitarre e allora abbiamo dovuto cambiare un po’ di cose. Prima qualcuno ha dovuto abbandonare le “corde” per prendere in mano le bacchette, poi un giorno è arrivato Nicolò, conosceva solo Francesco, e ha detto “compro il basso e suono con voi”. E lo ha fatto. Così abbiamo trovato la nostra formazione attuale All’inizio era un po’ un casino perché per provare, nella scuola del paese, dovevamo chiedere le chiavi al sindaco. Era un po’ scomodo e allora abbiamo deciso di “trasferirci” a casa di Riccardo ed è lì dove adesso, tutti i sabati mattina (invece di dormire), ci troviamo per suonare, e a volte anche la colazione e il pranzo!

Poi le prime serate ed il primo pezzo vostro in cantiere, giusto?

Si, sono iniziate le prime serate tra amici fino a quando abbiamo deciso di mettere in piedi un live, fondamentalmente in un campo, che abbiamo organizzato noi. Abbiamo portato la strumentazione e grazie ad un service “amico” siamo riuscite a dare vita ad un live in mezzo a tanti amici. Tutto molto bello. Poi è arrivato anche il primo pezzo, adesso è un po’ in cantiere ma lo vogliamo riprendere in mano presto. L’obiettivo è proprio quello, mettere insieme diverse cose nostre da portare in giro.

Magari proprio il 2 giugno a Besenzone!

Magari si! Il sindaco insieme alla Pro Loco del paese hanno deciso di dare vita a questa serata per fare un po’ di musica, proprio dopo quel live organizzato in mezzo ad un campo a cui era presente di persona. Prima di quella occasione saremo ad un altro contest, stavolta all’Avila. Magari qualcosa di nuovo lo faremo ascoltare proprio lì.

 

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