Il Macchina da scrivere 2017 per la categoria saggi è di “Orzorock XX”

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L’uscita è risalente a giugno scorso, ma l’eco del libro “Orzorock XX – 20 edizioni di musica in Trebbia” sulla doppia decade di edizioni del festival a Gragnano, edito da Officine Gutenberg e scritto da Gabriele Gabi Finotti in collaborazione con Lorenzo Rai (una stretta conoscenza di PMP. Ndr), continua a propagarsi. Questo lo ha portato poche settimane fa ad un premio, il “Macchina da scrivere” 2017 per la categoria “saggi”.

Un premio che come ci è stato detto da editore e scrittori era completamente inaspettato e che ci siamo fatti descrivere e presentare dal suo creatore ideatore Giulio Tedeschi (qui nella foto di Sergio Cippo), che ci ha spiegato anche le motivazioni che hanno portato alla scelta di premiare Orzorock XX – 20 edizioni di musica in Trebbia.

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“Il Premio Macchina Da Scrivere prendendo in esame annualmente saggi, biografie, graphic novel, romanzi, tesi di laurea e quant’altro possa servire a dare un quadro della situazione; vuole supportare la scena culturale indipendente, andando a scovare, segnalare e premiare i materiali cartacei che approfondiscono le ragioni della musica popolare contemporanea italiana. Perché si è voluto premiare nella categoria saggi il volume di Finotti e Rai dedicato ai venti anni del free festival Orzorock? Perché abbiamo ritenuto lodevole lo sforzo di trasferire su carta due decenni di vita creativa affrontata in modo alternativo da un gruppo di giovani della provincia padana che non facendosi fermare dalle difficoltà e dal bigottismo imperante hanno cercato di testimoniare con discrezione e intelligenza la loro crescita descrivendo con leggerezza la visione di un gruppo sociale autogestito che si sviluppa e matura all’ombra del rock. Il tutto affrontato con un ritmo di scrittura trasparente, chiara, senza sottointesi o deviazione ambigue” .

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A questo punto non potevamo non chiedere all’anima del libro, colui che l’ha pensato e progettato, Gabi Finotti: “Giulio Tedeschi e il Premio che abbiamo ricevuto, li conosciamo entrambi bene perché ormai da 5 anni sono una realtà solida per quanto riguarda i libri che trattano di musica e i personaggi che si muovano nel mondo dell’arte. Siamo molto contenti perché questo premio esalta la narrazione popolare del festival musicale più longevo ed ancora esistente della provincia di Piacenza, che dal 1994, prima con il nome di Trebbia Live e poi con quello che conosciamo tutti, porta avanti un’idea chiara di musica e di rock”.

Anche il commento da parte di chi ha editato il libro era d’obbligo e allora ecco cosa ci hanno detto dal lato di Officine Gutenberg: “Siamo molto orgogliosi di questo riconoscimento, che era completamente inatteso e per questo ancora più bello. Siamo molto felici perché va a premiare, oltre che un lavoro di ricerca accurato, anche il nostro sforzo di valorizzare le eccellenze del nostro territorio ed in particolare quelle che promuovono la cultura da tanti anni ed in mezzo a mille difficoltà”.

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