Intervista a Andrea Liberovici autore di “non un silenzio” venerdì al Municipale

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Non ci speravamo, abbiamo tentato, E’ stato sufficiente un nostro timido messaggio di richiesta: Andrea Liberovici ha risposto “presente” al nostro invito per un’intervista.
Andrea Liberovici, figlio di Sergio e Margot Galante Garrone due incredibili compositori famosi anche per il loro impegno civile legato al gruppo dei “Cantacronache”, è l’autore del brano “Non un silenzio” che verrà eseguito dai Solisti di Mosca diretti da quel mostro sacro violista che è Yuri Bashmet.

Andrea, ci può raccontare come è nato questo brano?
Il brano è stato commissionato. E’ stato proprio Yuri Bashmet che mi ha chiesto di comporlo, e già questo è un motivo di grande privilegio. In principio è stato il caso che ci ha messo lo zampino: ero a Genova, a cena con l’amico grande musicista, Ermindo Polidori Luciani, e tra un boccone e l’altro mi ha detto che Yuri Bashmet ogni anno desidera conoscere e interpretare un nuovo brano di compositori a lui sconosciuti dei paesi in cui ha in programma una turnè. Ermindo mi dice che è in contatto con il suo agente e così gli spedisco del mio materiale. Poco dopo Bashmet mi chiama chiedendomi di comporre un brano!

E quindi comincia la composizione, che ha una dedica particolare, misembra…
Mi è venuto spontaneo dedicarla ad una persona importantissima nella mia vita, Giovanni Morelli, grande musicista e musicologo. L’enorme vuoto che ha lasciato con la sua scomparsa poteva essere colmato – é chiaro solo in parte – con questa composizione. Ma il tranello consisteva nel comporre un brano che non indulgesse troppo nella commemorazione o nell’enfatizzare questi sentimenti. La struttura del brano ha rispecchiato, invece, una specie di elaborazione del lutto, chiaramente non ancora definitiva, rispetto alla perdita di questo mio importante riferimento personale

Molto interessante, quindi ha usato questa composizione come una specie di percorso psicologico individuale
Possiamo anche riassumerla in questo modo. I mesi necessari per la creazione di “Non un silenzio” mi hanno permesso di iniziare un mio percorso interiore, chiaramente non ancora concluso. Il brano ne rappresenta quindi i suoi tre passaggi fondamentali:
– Introduzione: in cui il sentimento che prevale è la vertigine e lo smarrimento della perdita; 
– Prosieguo: la forza dominante è la rabbia. Rabbia per un’ingiustizia… ingiustiza anche se, in effetti, la morte è un passaggio naturale, ma è tremendamente ingiusta ai nostri occhi dato che ci lascia senza una persona amata.
– Epilogo: quando, dopo il percorso di elaborazione del lutto, la rabbia lascia il posto alla tenerezza dei ricordi.

Pensa di esserci riuscito
In parte sì, però i dubbi rimangono sempre. Ma ho la soddisfazione di pensare “almeno ci ho provato!”

Comunque Yuri Bashmet ha approvato la composizione
Certo, e mi onora molto. E ancor di più il fatto che lo abbia inserito nel suo repertorio! Qui in Italia, il brano è stato presentato al Teatro “La Fenice” di Venezia, e successivamente al Conservatorio di Milano. Ed è in quell’occasione che finalmente sono riuscito a parlare con Bashmet (prima c’erano stati solo scambi mail di materiale e impressioni/suggerimenti), che mi ha confermato che il brano sarebbe entrato nel repertorio dell’orchestra.

Uno sguardo al passato: ha cominciato a comporre giovanissimo anche in un campo, il rock ‘n’ roll, molto distante dalle composizioni attuali
Ho cominciato proprio così, componendo musiche e testi di musica rock, più punk-new wave a dire il vero. Avevo 16 anni ed i miei genitori non mi hanno certo impedito questa avventura, anzi mi hanno incoraggiato. Da questo genere musicale mi sono poi completamente allontanato. Non mi ritrovavo nei suoi meccanismi “dietro le quinte”. Mi sembrava di essere come un pomodoro in scatola ammucchiato insieme a tanti altri.  Ho quindi ripreso gli studi di viola e violino, spaziando anche nella recitazione e canto. Ho cominciato a comporre soprattutto musiche di scena per compagnie di teatro di prosa ma anche per la mia compagnia fondata con Edoardo Sanguineti e Ottavia Fusco: il “teatrodelsuono” una compagnia di teatro musicale. 

E cosa riserva il futuro?
Nel futuro immediato, diciamo che ho tre progetti “per le mani” e che vedranno (spero!) la realizzazione il prossimo anno. Purtroppo, non in Italia.
Grazie di cuore, Andrea Liberovici per la sua disponibilità. Diamo l’appuntamentoa tutti i piacentini (e non solo!) a venerdì 6 febbraio alle ore 21 al teatro Municipale di Piacenza per l’ascolto di Solisti di Mosca e dell’emozionante brano “Non un silenzio” 

Ah, una curiosità: venerdì sarà presente anche lui, Andrea Liberovici alla rappresentazione del Municipale!

Per info e biglietti è possibile rivolgersi alla biglietteria del Teatro Municipale di Piacenza, in via Verdi 41, al numero di telefono 0523.492251 o al fax 0523.320365 o all’indirizzo mail biglietteria@teatripiacenza.it

 

 

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