Intervista a Tania Morandini che dirigerà Le Cameriste dell’Orchestra Filarmonica Italiana l’8 marzo

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L’8 marzo potremo assistere ad un concerto speciale: Le Cameriste dell’Orchestra Filarmonica Italiana dirette dal Maestro Tania Morandini per un concerto dedicato da donne alle donne!  La Direttrice ha risposto gentilmente alle nostre domande e ci aspetta domenica pomeriggio alla Sala dei Teatini.

Maestro Morandini, lei è giovanissima Diretttrice d’orchestra, si può presentare ai lettori del nostro sito?

Buongiorno a tutti. Mi chiamo Tania Morandini, sono nata a Udine e vivo in Friuli. Ho intrapreso da piccolissima lo studio del Pianoforte proseguendo in seguito con la Composizione, la Direzione di Coro ed infine la Direzione d’Orchestra. Come Direttore ho lavorato sia in Italia che all’Estero affrontando repertori per la maggior parte sinfonici e ho avuto anche l’opportunità di dirigere la mia grande passione che è l’opera. [per chi volesse approfondire QUI può leggere il suo curriculum]

Dirigerà le cameriste dell’orchestra filarmonica italiana, ha già avuto modo di dirigere questa orchestra oppure è la prima volta? Se si, come è nata questa collaborazione?

E’ la prima volta che collaboro con “Le Cameriste dell’Orchestra Filarmonica Italiana”, una formazione tutta al femminile ingaggiata proprio in omaggio alla ricorrenza dell’8 marzo.

Come avviene la preparazione di un concerto fra Direttore e Orchestra che non si sono mai incontrati?

E’ assolutamente frequente che Direttore e Orchestra si incontrino per la prima volta il primo giorno di prove, ma questo non rappresenta affatto un problema: il linguaggio della musica è universale e da subito entrambe le parti diventano un tutt’ uno nella realizzazione del progetto musicale.

Ci spiega quali sono le caratteristiche principali delle musiche e dei compositori che presenterete al concerto?

Il concerto si aprirà con l’ “Andante Festivo”, breve ma intenso brano che ricorda la luce ed i colori della Finlandia, patria del compositore J.Sibelius che lo scrisse nel 1922 per quartetto rielaborandolo qualche anno più tardi per orchestra d’archi e timpano. Seguirà la splendida “Serenata per Archi” in Do maggiore Op.48  di Ciaikovskij. Scritta tra il settembre ed il novembre del 1880, si articola in quattro movimenti 1.Pezzo in forma di sonatina 2.Valse 3.Elegia 4.Finale.Tema russo. Infine la Sinfonia n.36 in Do maggiore K425 detta “La Sinfonia di Linz” perché proprio a Linz Mozart la compose in pochi giorni  nell’ottobre del 1783. Quattro i movimenti: 1.Adagio.Allegro spiritoso 2.Poco adagio 3. Minuetto 4.Presto Agli archi si aggiungeranno il timpano ed i fiati: due oboi, due fagotti, due corni e due trombe.

Quale sarà  il tratto caratteristico rispetto all’interpretazione che cercherà di dare a queste  musiche?

Nell’interpretare i brani, con il mio gesto e la mia persona, il mio obiettivo è sempre quello di esprimere al meglio le intenzioni, i colori, le immagini e le emozioni che la musica stessa suggerisce e poter  così trasmetterle a chi ascolta.

Ha mai suonato a Piacenza e alla Sala Teatini? se si ci può dire quali sono state le sue impressioni sulla nostra città, e dei teatri piacentini dove ha suonato?

Questa è la mia prima esperienza musicale a Piacenza e presso la meravigliosa Sala dei Teatini, e a questo proposito ringrazio di cuore la Direttrice Artistica Cristina Ferrari per avermi invitata.

 

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