Melville | “Guardiamo all’autunno ma sarà tutto molto difficile”

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Il locale di San Nicolò
Il locale di San Nicolò

Anche il locale di San Nicolò pensa al futuro di eventi e live

Michela e Giulia abbiamo imparato a conoscerle a furia di live che si sono susseguiti sul palco del loro locale, del Melville. Un locale dove, nel corso del tempo, sono passati grandi artisti a livello nazionale e belle sorprese del nostro panorama locale, ma anche gruppi di amici che lo hanno scelto per revival di qualche anno fa.

Oggi, come tutti i locali, è fermo in attesa della situazione in divenire e allora le abbiamo cercate per chiedere un po’ di cose sulla programmazione e di che idea si stanno facendo del futuro che verrà in ambito live.

Cosa c’era in tabellone prima di questa sosta forzata?

Avevamo una bella serie di serate organizzate ormai da tempo che stavamo per pubblicare appena prima che iniziasse tutto. La prima sarebbe stata la tappa “sannicolina” del Piacenza Suona Jazz all’interno del Piacenza Jazz Fest. Poi avremmo ospitato Liliana Palumbo insieme a PE e poi avevamo in calendario una serata dedicata alle due band rock per antonomasia, Beatles e Stones per una “sfida live”.

I concerti saltati sarà possibili recuperarli quando tutto sarà più tranquillo?

La nostra speranza è assolutamente si, in particolare il Piacenza Jazz Fest a cui teniamo molto e che piace sempre tanto al pubblico. Ci dispiacerebbe molto non poter dare vita alle cose già calendarizzate. Poi c’è anche la parte “libri” che speriamo di poter rilanciare.

Sappiamo che il Melville rimane aperto oltre il suo orario per altre serate musicali, tipo la Festa dal Busslanein. Avete indicazioni su cosa potrebbe succedere?

Noi non sappiamo ancora nulla ma dubitiamo che le manifestazioni comunali di giugno vengano fatte. A buon senso la fase due vedrà un fine primavera ed un inizio estate molto cauto a livello di eventi. Anche se giugno è un mese molto bello per San Nicolò e per noi, ci dispiace molto ma la salute pubblica viene al primo posto per cercare di eliminare questa situazione.

Come immaginate possa essere il futuro che dovrà per forza unire sicurezza ma al tempo stesso invogliare le persone ad andare ai concerti?

Noi siamo molto caute. La speranza sarebbe di tornare in autunno a promuovere tutti i nostri eventi e iniziative ma non sono così certa che ciò possa accadere dato che è una situazione mai vista prima e penso che se siamo troppo frettolosi a far ritornare tutto come prima questo possa solo ritorcersi contro. Mi auguro di iniziare presto fase 2 e spero vivamente che tutte le restrizioni e precauzioni che dovremmo assumere siano condivise da tutti e portino al debellamento della pandemia. Ma la strada è molto più complessa di quello che ci immaginiamo e lascerà danni profondi. Secondo me il nostro mondo, quello dei locali pubblici, della ristorazione e delle manifestazioni dal vivo, sarà quello che con molta più fatica tornerà operativo.

Summertime In Jazz