VideoFoto Gallery – Modena City Ramblers, partigiani si nasce!

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Jazz

 

A lungo aspettati… finalmente ritornati a Piacenza voluti fortemente da Fedro Cooperativa per alzare il sipario sulla rassegna Dal Mississippi al Po

E senza lasciar spazio a dubbi, il concerto inizia con “il Pivarol”, canzone dedicata a David Kirkpatrick, scozzese, la cui cornamusa guidò nella notte del 27 marzo 1945, alleati e partigiani, all’assalto del comando nazista di Botteghe.

Concerto inno alla memoria e all’impegno quotidiano per difendere, senza mezze misure, la libertà conquista e la “parte giusta” che ce l’ha restituita.

La musica può, e i Modena hanno il devastante potere di coinvolgere generazioni diverse per rafforzare le radici della memoria e tenere salda la barra della direzione da tenere.

Video-sintesi del concerto
(per gentile concessione di Massimo Alberici)
Modena City Ramblers

“Sono partigiano, odio chi non parteggia, odio gli indifferenti” con questa frase di Antonio Gramsci, nel disco Appunti Partigiani, inizia la canzone i Ribelli della Montagna.

E i Modena, di certo parteggiano, con il linguaggio coerente di chi ha una e una sola direzione. Quella che va da Bella Ciao, passando per “la pianura dei sette fratelli” (che non riesco mai a sentire concludere senza che una lacrima mi solchi il viso), per arrivare a “i 100 passi” inno all’impegno civile contro ogni mafia consapevoli che ci abita accanto ( equi a Piacenza ne sappiamo qualcosa) e verso la quale è necessario un sforzo personale e collettivo per debellarla come cercò di fare Peppino Impastato trucidato per il suo coraggioso impegno.

Combact Folk, genere musicale attribuito ai Modena e mai nome fu ed è più appropriato.

Lunga vita Modena City Ramblers! 10, 100, 1000 di questi concerti

Il video, sintesi del concerto, è di Massimo Alberici che ci ha concesso la possibilità di pubblicarlo e che ringraziamo calorosamente. Chi non c’era può con questo video godere delle canzoni e dello spirito del concerto.

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