Piacenza, la terra della musica e delle persone distratte e svogliate (non tutte per fortuna)

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Troppo poco ci soffermiamo a valutare la ricchezza del nostro territorio per quanto riguarda la musica.
Un territorio ricco di talenti ma anche di proposte.
Tanto ricco ma anche tanto sottovalutato. Tanto sottovalutato che nella, testa di tanti, ahimè, troppi piacentini, continua ad insinuarsi il tarlo che fa dire: ” a Piacenza non c’è mai niente”, oppure: “per vedere qualcosa bisogna andare fuori, le altre province si che sanno fare le cose”.
E’ un tarlo, il più velenoso che c’è, perchè oltre a rinchiudere le persone in se stesse, può demoralizzare chi si impegna, durante tutti i giorni dell’anno, per organizzare eventi, e chiamare artisti di grande rilevanza. Demoralizza chi cerca di vivere di cultura, di musica in questo caso. Che siano organizzatori, ma soprattutto artisti, che, ad ogni nota, ci innalzano lo spirito verso livelli superiori.
Per cercare giustificazioni, infine tanti si nascondono dietro alla fatidica frase: “ma è anche un problema di comunicazione, le cose non si sanno”. Amara considerazione per cercare di salvare se stessi. Amara considerazione perchè, nell’epoca di social-media, se una persona vuole informarsi, ha tutte le possibilità. Possibilità di cui è consapevole e che sfrutta con grande impegno, ad esempio quando organizza le vacanze ricercando sul web, anche in siti stranieri, le migliori offerte di hotel, B&B o voli aerei. 

Non tutti però sono così miopi e, mai come in questi giorni, possono godere di tante offerte musicali, le più svariate possibili. L’auspicio è che queste persone, sappiano e vogliano comunicare a chi sta loro accanto, la bellezza che hanno potuto gustare.

Nel nostro piccolo, come sito che parla di musica, cerchiamo di essere un piccolo volano per innescare quel meccanismo virtuoso che spinge le persone ad interessarsi e, passo successivo, ad agire cioè a vincere la pigrizia e ad uscire di casa, finalmente. Perchè poi alla fine, è anche questa cosa che frena le persone: compiere il piccolo ma significativo sforzo, che vince la tentazione di stendersi sul divano, accendere la più grande lobotomizzatrice di cervelli, la televisione, e fare la piccola fatica di uscire. Fatto questo piccolo sforzo la strada è in discesa, irrefrenabile, perchè la bellezza delle cose viste o udite, porta alla coazione a ripere l’esperienza e allora, finalmente, il cerchio sarà chiuso e usciremo tutti vincitori:

– Gli organizzatori perchè sanno che i loro sforzi sono ben riposti
– gli artisti perchè faranno sempre il meglio perchè vedono un pubblico interessato e presente
– noi tutti perchè avremola certezza di avere sempre sul nostro territorio eventi di grande prestigio.

Ce la possiamo fare, dipende da noi stessi. 

Summertime In Jazz