Warm Morning Bros: Farewell Summer, il nuovo CD. Intervista a Simone Modicamore

240

I due brothers, Simone ed Andrea Modicamore e la loro sister, Elena Castagnola, escono dallo studio con il loro nuovo album che presenteranno questo giovedì (16 novembre) alla Muntà di Ratt nella rassegna “OverTheMoonTà”.

Farewells Summer, un disco che svela non solo le nuove canzoni dei Warm Morning ma anche il loro nuovo progetto.

Ce lo svela Simone Modicamore nella nostra intervista.

Simone, Farewell Summer ci apre le porte a nuove prospettive non solo di scrittura ma anche di progetto.
Abbiamo dato alle stampe al nostra ultima opera, Farewells Summer che nasce dalla collaborazione tra la nostra etichetta discografica la Other Eye records e la Shiny Happy Records un’etichetta indonesiana per un lavoro congiunto.

Spiegaci nel dettaglio allora di cosa si tratta
Nella sostanza è un LP che contiene due EP. La prima parte è a firma di Warm Morning, la seconda di un gruppo indonesiano: “The Saturday Guy”. E’ l’inizio di un nostro nuovo modo di intendere e proporre la nostra la musica.

Video: The Saturday Guy – Nobody is In My Side
[[{“type”:”media”,”view_mode”:”media_large”,”fid”:”10193″,”attributes”:{“alt”:””,”class”:”media-image”,”height”:”225″,”typeof”:”foaf:Image”,”width”:”225″}}]]

 

Cosa intendi?
Che è nostra intenzione proporre lavori più frequenti ma con meno pezzi e quindi più agili anche meno impegnativi all’ascolto perché si metabolizzano prima. La seconda novità è quella della sperimentazione di collaborazioni. In questo caso con l’etichetta Shiny Happy Records per creare un prodotto congiunto. Quindi come se la facciata A si appannaggio del nostro gruppo il lato B di un gruppo straniero.

Un’operazione molto intrigante e innovativa a mio avviso.
Intrigante di sicuro in quanto con questa operazione vogliamo cogliere due risultati. Il primo è quello della scrittura: confrontarci con un gruppo straniero ci porta a vedere le canzoni in un modo completamente diverso, più stimolante dal punto di vista creativo. Il secondo come opportunità per farci conoscere in mercati che per noi sarebbero inarrivabili, in questo caso quello indonesiano nel quale i supporti digitali sono ancora molto importanti.

Ma un’altra cosa ha stimolato la collaborazione con questa etichetta.
Di sicuro anche il fatto che questo disco verrà proposto in formato “musicassetta”. Per dei cultori dell’analogico come noi pensiamo che questa possibilità, da noi così desueta, sia stimolante per riportarci a dei suoni che raramente ora riusciamo ad ascoltare. E’ un buon compromesso con la stampa in vinile, quella da noi privilegiata ma che racchiude costi insostenibili.

Cosa proponete nei vostri pezzi?
E’ un ritorno anche qui allo stile “analogico”, quello della registrazione in presa diretta e della registrazione in trio. Siamo solo io ed Andrea e la nostra sister Elena Castagnola col suo violoncello. Un album registrato in presa diretta all’Elfo Studio, grazie alla produzione di Alberto Callegari che oltre ad essere ingegnere del suono è stato vero produttore ed è intervenuto suonando il basso nei vari pezzi.

Filo conduttore?
Posso chiamarlo “concept album”, perché tutto corre attraverso una storia che si sviluppa in un’estate. Una storia filtrata dai sentimenti di due ragazzini che scoprono le prime passioni amorose in una calda estate.

Da ultimo, ritornando alle collaborazioni, siete stati i protagonisti, invitati, all’interno di un altro progetto degli “a Minor Place”.
La storica indie band di Teramo,  sta pubblicando dei vinili in 45 giri (e sentire la parola 45 giri ci ha fatto girare la testa!) nei quali nel lato B ospita un altro gruppo. Ci hanno contattati e siamo molto fieri di questa collaborazione. Sul secondo dei loro dischi “Don’t ask me to dance” siamo presenti con “Wandering Mind” una rivisitazione di un nostro vecchio pezzo contenuto sul nostro secondo LP “Too far from the stars”.

 

 

[[{“type”:”media”,”view_mode”:”media_large”,”fid”:”10194″,”attributes”:{“alt”:””,”class”:”media-image”,”height”:”480″,”typeof”:”foaf:Image”,”width”:”476″}}]]

Summertime In Jazz