Cover stories: un pavimento a strisce per il diamante di Syd Barrett

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“La porta cigolante cigolerà per sempre/ Due su, due giù, e non c’incontreremo mai/ Cosi felicemente viaggio rinunciando alla mia parte/ Per favore lasciaci qui/ Chiudi nostri occhi alla cavalcata dell’octopus!”

Quando Barrett entrò negli studi di Abbey Road per incidere The Madcap Laughs, il suo primo album solista, era ormai approdato ai confini della malattia psichiatrica, dopo anni di acidi e droghe sintetiche. Pittore, poeta, chitarrista, folle. Era molte cose, ma in particolare, era stato il fondatore e lo spirito guida dei Pink Floyd, l’oggetto più importante della sua carriera di artista poliedrico. La sua figura, anche se allontanata dal gruppo, sarà il tema di molti dei loro dischi.

Quest’anno il primo disco del gruppo rosa, The Piper, l’opera musicale massima di Barrett, compie 50 anni. Con brani potenti come Interstellar Overdrive, Astronomy Domine, Lucifer Sam, ha impresso un’impronta indelebile sulla musica rock psichedelica.

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In dovere verso l’amico Syd, Roger Waters e David Gilmour, parteciparono alla produzione del disco che avrebbe dovuto rilanciarlo come artista. Le session si rilevarono uno strazio e l’album venne poi assemblato a fatica. Il risultato finale fu ovviamente qualcosa di geniale per l’epoca. I testi totalmente sconclusionati, acidi e flesciati, come ad esempio Octopus, hanno il sapore di un lungo trip da LSD. Le sonorità invece scarne e underground ma molto anticipatrici, con stili new wave e stoner, come No good trying, No man’s land e Terrapin.

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La copertina dell’album, venne realizzata dallo studio fotografico Hipgnosis su foto di Mick Rock. Per la foto di copertina, Barrett dipinse appositamente il pavimento della sua camera da letto a strisce arancio e viola, spostando tutti i mobili e le sue chitarre contro la parete. Mentre lo faceva, la leggenda vuole, rimase bloccato in un angolo della stanza, lì nella posizione della fotografia. Piedi scalzi e capelli incolti sul viso tipo The Cure.
La ragazza nuda sullo sgabello, che si intravede sul retro della copertina, era la fidanzata di Syd Barrett di allora, nota a tutti come “Iggy l’eschimese” (“Iggy The Eskimo”). «Quando arrivai a casa sua per le foto di The Madcap Laughs, Syd era ancora in mutande… La sua ragazza era nuda in cucina» ricorda Mick. In questa situazione totalmente surreale, decisamente barretina, la foto della copertina venne da sé. Il folle diamante era tornato.

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