Il Festival della Musica Europea a Zanolini. Ecco l’intervista

283

Si è concluso il Festival della Musica Europea di Piacenza, e dopo 3 settimane di selezioni e dopo l’ultimo atto di domenica sera, abbiamo un vincitore: Alessandro Zanolini.

Fra le 20 proposte che sono state valutate da 3 giudici d’eccezione, Marco LigabueMatteo Becucci – Paolo Borghi, ha vinto la proposta pop rock del giovane cantautore piacentino. Noi di PMP lo conosciamo bene, ma per tutti quelli che invece ancora non si sono imbattuti nei suoi pezzi, ve lo facciamo conoscere un po’ di più.

Per tutti quelli che non ti conoscono, come ti presenteresti come artista?

Sono un cantautore, ho 30 anni e da ormai 10 anni porto in giro le mie canzoni. Amo le sonorità pop-rock, anche se ultimamente mi esibisco molto in set acustico chitarra e voce, melodie orecchiabili e cantabili e i testi che raccontano storie in cui ci si possa immedesimare.

Come è nata la partecipazione alla Festa della Musica?

E’ nata casualmente, mi è stata segnalata via mail e quando ho visto che era presente una giuria d’eccezione, sinonimo quindi di qualità, ho scelto di partecipare.

Venti gli artisti in gara, pensavi di vincere?

Sinceramente no, infatti al momento di risuonare la mia canzone Marco Ligabue mi ha prestato la sua chitarra perché la mia era già in macchina… Non ci pensavo ma non perché non creda in quello che faccio, altrimenti non mi metterei in gioco, bensì perché negli anni ho avuto modo di sperimentare come la qualità della proposta “emergente” sia molto più alta di quanto si possa immaginare.

La scelta della canzone?

La conzone che ho portato è “Tempo scaduto” (la trovate qui: http://bit.ly/28KKS7c) perchè è una canzone a cui tengo molto e che anche in altre occasioni era piaciuta, quindi volevo darle un altro po’ di visibilità.

[[{“type”:”media”,”view_mode”:”media_large”,”fid”:”6410″,”attributes”:{“alt”:””,”class”:”media-image”,”height”:”480″,”style”:”margin-left: 50px; margin-right: 50px;”,”typeof”:”foaf:Image”,”width”:”370″}}]]

Come ti è sembrato il livello della competizione?

Mi è sembrato molto buono, c’erano ragazzi molto giovani che sapevano già il fatto loro ed altri che si vedeva che avevano già belle esperienze di scrittura e di palco.

Portare una proposta come artista solista dove ci sono anche dei gruppi, può avere meno impatto, ma invece non sembra sia andata così. Cosa pensi abbia portato verso di te l’attenzione della giuria?

Negli anni le personalità di spicco che ho incontrato mi hanno sempre insegnato che nel pop, nel cantautorato e nella musica leggera in generale una bella canzone è tale anche se accompagnata da un solo strumento. Ho la fortuna di fare un genere che si presta ad essere suonato in questo modo e forse la giuria è riuscita a cogliere l’essenza della canzone senza sentire l’esigenza di ascoltarla arrangiata… ovviamente è andata bene che abbiano anche apprezzato… !

C’è stata una proposta musicale che ti ha interessato particolarmente durante la gara?

Ho un rapporto di amicizia con Mikeless di cui conoscevo già la canzone, a casa mi sono riascoltato bene quella di Delfo e l’ho trovata molto piacevole (anche se non sembra, io apprezzo molto il rap) e ritengo che abbia fatto una bellissima esibizione Andrea Laudani con un’ottima interpretazione di una canzone di John Legend.

Dopo la Festa della Musica, quali sono i prossimi appuntamenti?

Il 30 giugno suono con Edoardo Cerea (con cui ultimamente sto collaborando) all’Extrema Ratio a Piacenza, l’8 luglio sarò all’Osteria del Castello di San Giorgio e poi per ora non ho appuntamenti fino a settembre quando mi esibirò come da premio alla Fiera Internazionale della Musica. Se qualche locale vorrà coinvolgermi in qualche serata sarò ben contento di poter allungare la lista di live.

Dal punto di vista discografico, hai qualcosa in previsione?

Sto scrivendo molto e mi sta tornando la voglia di rientrare in studio però non ho ancora pianificato nulla di concreto…mai dire mai!

 

Foto by Giovanni Di Stefano

Summertime In Jazz