Melody Castellari: l’album per i più piccoli, il padre Corrado e il 2017

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Si, sarà anche un album dedicato ai bambini, ma “Melody e… le canzoni dei piccoli” è un album che mette insieme due grandi talenti, da una parte il grande talento di Corrado Castellari e dall’altro la voce di sua figlia Melody.

Melody, da sempre amica di PMP, ci ha regalato qualche minuto per rispondere ad alcune domande su questo suo nuovo album. Nuovo album dedicato al lavoro che suo padre Corrado, autore sia di canzoni per i bambini sia per alcuni grandi interpreti della canzone italiana (vedi Adriano Celentano), ha costruito durante la sua importante carriera.

Fra le tante produzioni di tuo padre, perchè hai scelto quelle per i più piccoli?

Le canzoni per bambini sono le prime di cui ho memoria, proprio perché piccolissima, mio padre me le faceva ascoltare e dalle mie reazioni poteva capire se fossero buone. Inoltre le mie prime esperienze in studio all’età di 4 anni riguardano proprio questi brani. Non sto tralasciando tutto il resto, anzi, data la molteplicità di generi in cui mio padre si è cimentato, non voglio lasciare nulla nel cassetto.

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Come è nata l’idea di questo progetto?

Dopo ormai 3 anni dalla scomparsa di mio padre, sono stata in grado solo ultimamente di rientrare nel suo studio e ascoltare, catalogare, valutare le centinaia di canzoni che ha scritto. La musica composta per i bambini ha costituito una parte fondamentale della sua carriera tanto che ancora oggi molti adulti ricordano con affetto le sue canzoni. Avevo voglia di rivivere e far rivivere quelle sensazioni a modo mio.

Tu sei anche un’insegnate di canto, usi queste canzoni per “costruire” nuove voci?

I miei allievi sono “grandicelli”, ma una mia collega che lavora con i bambini delle elementari sta facendo buon uso di questo repertorio.

Questo album è un modo per parlare di tuo padre. Qual è un insegnamento dal lato artistico che ti aiuta tutt’ora nel tuo lavoro nel mondo della musica?

L’insegnamento più importante che ho ricevuto da mio padre è che la musica non ammette discriminazioni di genere, pubblico o tema. La musica, se composta con amore e capacità, ha sempre una dignità artistica e un valore culturale, quindi io stessa, non disprezzo nessuna realtà musicale, posso gradire più o meno una composizione o un genere, ma ne ho sempre e comunque rispetto. Inoltre ho imparato che cimentarsi in ambiti musicali differenti non può che costituire una sfida continua e un potente mezzo di crescita artistica.

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Questa per noi è un’opportunità anche per parlare anche di te: lanciando il progetto, hai anche anticipato che ci sono altre registrazioni in atto, cosa dobbiamo aspettarci dal tuo 2017?

Il 2017 partirà con il concerto dedicato a mio padre, quest’anno si terrà al Teatro Carbonati di Broni, il 28 gennaio. Per quella data sarà già stato pubblicato un singolo già incluso in “Ci Sarà da Correre”: si tratta di “Wagon Lits”, questa volta in una versione a due voci, con me la interpreterà Roberto Tiranti, grande amico e grandissimo artista. A seguire pubblicherò diversi nuovi singoli, con scadenza regolare che raccoglierò poi in un album. Non è tutto, tornerò a fare anche rock rielaborando vecchi brani della mia band, i “Melody Squad” e pubblicando anche nuovi pezzi con loro.

In conclusione, in mezzo ai pezzi che hai re-interpretato, legati tutti al mondo dei bambini, qual è quello che ti porti dietro con più affetto?

Probabilmente è “Il Giallo in una Mano”. Vinse lo Zecchino d’Oro e diventò un vero e proprio fenomeno tanto che per diverse settimane anche Radio Deejay la inserì in programmazione. Oltre ad essere una canzone per me molto bella e divertente, è anche motivo di particolare orgoglio.

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