Ci siamo, è arrivato il momento dell’Alley Oop 2016. Da oggi fino a domenica in un crescendo continuo di live e sport, l’Alley sarà il protagonista di questo secondo fine settimana di giugno, per questo abbiamo incontrato l’organizzatore, Marcello Casaroli di Anthill Project, per le ultime parole prima del via ufficiale alla 4 giorni al Daturi.
Mancano poche ore alla partenza, ormai ci siamo!
Dopo tanta attesa ormai è tutto pronto, l’unica cosa che non quadra, per adesso è il tempo, ma su questo è meglio soprassedere, anche se, con tutto il lavoro che abbiamo dietro alle spalle, in questo momento si sente solo la fatica e tanta voglia di portare a termine il progetto Alley 2016.
Anche perché è un lavoro che parte da lontano …
In pratica siamo concentrati su questa edizione da agosto scorso, è da allora che abbiamo iniziato a pensare al 2016. È un lavoro continuo, anno per anno pensiamo a quello che c’è da fare per l’edizione dopo, in pratica non si stacca mai.
La novità più lampante di quest’anno è che c’è un giorno in più, come è nata l’idea?
Si, è vero, c’è un giorno in più, ma il nostro obiettivo era più ampio. In un primo momento abbiamo fatto richiesta per avere il Daturi tutta l’estate ma ci è stata negata, poi due week end ma anche quelli non ci sono stati concessi, così alla fine siamo riusciti ad aggiungere un solo giorno in più. Per noi è un incremento della proposta, ma l’obiettivo è quello di avere uno spazio del genere, con relativa attrezzatura, tutto l’anno.
Perciò in testa c’è un progetto più grande?
Dopo 5 anni come quelli che abbiamo vissuto, è cresciuta la voglia di pensare più in grande. In effetti ci abbiamo sempre pensato e adesso stiamo per partire con progetti più ampi. L’obiettivo è quello di aver una tensostruttura polivalente con skatepark, parkourpark, pareti per l’arrampicata e via dicendo, per dare vita ad un Alley Oop in pianta stabile. Tutto ciò anche perchè il Daturi ha delle potenzialità ma purtroppo è un posto abbandonato e sporco (siamo in 40 a pulire tutti gli anni appena mettiamo i piedi qua dentro), e perché abbiamo visto che in 5 anni siamo stati capaci di gestirlo e siamo stati gli unici a sudarci sangue dentro.
Arrivando al risultato finale, c’è un aspetto che vi ha più preoccupato rispetto agli altri?
Uno solo no. Diciamo che lungo l’anno i problemi organizzativi sono all’ordine del giorno. All’inizio possono essere gli sponsor, come alla fine le ultime fasi operative, passando anche tramite il lavoro di promozione. All’interno di un festival ci sono più problemi che gioie, perciò solo un unico problema grosso purtroppo non c’è. Anche solo gestire 150 persone che lavorano gratuitamente, non è semplice, e ancora di più se si pensa che chi produce il festival è una piccola associazione sportiva.
Con quanta ansia si arriva agli ultimi giorni?
Bè, quella è una costante. Sicuramente adesso c’è tanta voglia di farlo e di concluderlo. La gente lo aspetta e anche noi, perciò vogliamo farlo. E’ un evento che come complessità non trova paragoni a Piacenza e sentiamo che il pubblico è caldissimo (il riscontro su Facebook ce lo dimostra) questo porta ansia, però abbiamo visto che tutto questo lavoro, che in questo panorama abbiamo per primi messo in campo a Piacenza, ha portato altre realtà ad iniziare un business in questo mondo.
Come detto quest’anno l’Alley Oop si fa in 4 e parte di giovedì, ma non è l’unica novità. Infatti ci sarà l’introduzione della Holi Color, la nascita di Radio Anthill e nuovi sport quali il Tricking, MMA, Medieval Fight. Tutto questo in mezzo alle attività che l’Alley Oop porta con sé dalla prima edizione, ossia gli action sport; la musica tramite Dj-set, live e i contest (di cui abbiamo parlato la settimana scorsa); laboratori artistici, street food; e tanto altro, ma tutto all’insegna della street colture e del freestyle.
Volete sapere tutto sui singoli eventi di questi 4 giorni al Daturi??? E allora cliccate su questo link e troverete tutto, ma proprio tutto sull’Alley Oop 2016: http://bit.ly/1swEHc0
Fateci, un salto, ne vale la pena!